È quanto prevede l’ordinanza che il presidente Attilio Fontana ha firmato ieri. Tra le varie cose, chiuse tutte le scuole (aperti solo gli asili nido)
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Dalla mezzanotte di ieri (e fino al 14 marzo) tutta la Lombardia è diventata zona arancio rinforzato. L'ordinanza prevede inoltre la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione degli asili nido. "Una scelta impopolare, ma c'è la necessità di tutelare le famiglie", ha commentato il governatore Attilio Fontana.
Sono 5.210 i nuovi casi registrati quest’oggi in Lombardia a fronte di 57.154 tamponi effettuati. A Brescia, nella terapia intensiva della Poliambulanza, sono ricoverati tre pazienti sui 40 anni e un ragazzo di 19 anni (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).
17:20 – In Lombardia 5.210 casi su oltre 57mila tamponi
Sono 5.210 i nuovi positivi quest'oggi in Lombardia con 57.154 tamponi effettuati con il tasso di positività in leggero calo al 9.1% (ieri 9.6%). Aumentano sia i ricoverati in terapia intensiva (+11, 543) che negli altri reparti (+69, 4.804). I decessi sono 61 per un totale complessivo di 28.638 morti in regione dall'inizio della pandemia. Milano è la provincia più colpita con 1.593 nuovi positivi di cui 655 a Milano città, seguita da Brescia (1.122), Monza e Brianza (470), Bergamo (370), Varese (336), Como (332), Cremona (207), Mantova (188), Lecco e Lodi (67) e Sondrio (54).
16:59 - Fontana: "Lombardia resta zona arancione rinforzato"
"La Lombardia secondo la valutazione settimanale della Cabina di Regia di Istituto Superiore di Sanità e Ministero della salute, dedicata al monitoraggio del rischio sanitario, ha parametri da zona arancione" ma con la raccomandazione "di adottare il massimo livello di mitigazione. Un'iniziativa da me già adottata ieri con la decisione di rafforzare la zona arancione, inserendo oltre alla chiusura delle scuole anche altre restrizioni, come le visite a parenti amici e lo spostamento verso le seconde case e le situazioni che generano rischi di assembramento". Lo comunica il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
16:27 - Brescia, 19enne ricoverato in terapia intensiva
A Brescia, nella terapia intensiva della Poliambulanza, sono ricoverati tre pazienti sui 40 anni e un ragazzo di 19 anni, il quale è entrato in ospedale in condizioni molto serie ed è stato portato subito nel reparto di rianimazione. A riportare la notizia è la sezione bresciana del Corriere della Sera.
14:45 - Sindacati a Regione, subito tavolo per vaccini in azienda
Cgil, Cisl e Uil della Regione Lombardia chiedono un confronto sul piano annunciato dalla Regione per la somministrazione dei vaccini nei luoghi di lavoro. "Pretendiamo - si legge in una nota - che ogni iniziativa di carattere regionale, mirata a far partire una campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, sia solo in attuazione e quindi pienamente coerente con le intese che il governo nazionale e le parti sociali dovessero definire nei prossimi giorni sulla materia e con i nuovi protocolli integrativi che saranno eventualmente sottoscritti". "Chiediamo con forza - proseguono - che la Regione Lombardia apra un preventivo confronto con i rappresentanti dei lavoratori e delle imprese per concordare e definire tempi, modalità, criteri, strumenti applicativi e informativi dell'attuazione, nel nostro territorio, di quanto sarà concordato e definito nel confronto nazionale". "Apprendiamo oggi - scrivono Cgil, Cisl e Uil della Regione Lombardia in una nota unitaria - dell'ennesimo annuncio dato all'unisono dall'assessore alla Salute Letizia Moratti e dal commissario Giido Bertolaso, sulla prossima puntata virtuale del piano vaccinale lombardo". Una proposta che "si aggiunge, creando ulteriori attese e preoccupazioni, alle evidenti difficoltà di un programma di vaccinazione messo in campo dalla Direzione Welfare, che apre ogni giorno nuovi fronti senza, ad oggi, avvicinarsi nemmeno lontanamente ai prioritari obiettivi di vaccinazione illustrati nell'incontro degli Stati Generali ai primi di Febbraio di anziani, fragili, personale sanitario e socio-sanitario".
14:13 - Corte dei Conti Lombardia: aperti una ventina di fascicoli
Sono circa 20 i fascicoli aperti alla Corte dei Conti della Lombardia per via di parecchie denunce per danno erariale a causa dell'epidemia di Coronavirus. A renderlo noto oggi, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile lombarda, è stato il procuratore regionale Luigi Cirillo. Nel corso dei suo intervento da 'remoto', il procuratore, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, ha spiegato che gli esposti arrivati sono stati moltissimi dall'inizio dell'emergenza e "una ventina di fascicoli sono stati già assegnati". Di questi alcuni riguardano "vaccini e mascherine". A tali procedimenti, è stato spiegato, è stata assegnata "una corsia preferenziale". Inoltre, ha precisato Cirillo, "tutti i magistrati della sezione" sono impegnati nell'analisi delle denunce, sia in fase preliminare, che, alcuni, già in fase istruttoria.
14:12 - In Lombardia superate le 25mila somministrazioni
Ha superato quota 25mila il numero delle somministrazioni di vaccino anti-Covid in Lombardia nella giornata di ieri. A riceverlo sono stati 9.560 anziani over 80 ai quali è stata somministrata la prima dose, a cui si aggiungono i 1.172 che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino, per un totale di 10.732 dosi. Dall'inizio della campagna over 80 del 18 febbraio, sono state somministrate complessivamente a questa categoria di cittadini 107.060 dosi. La vaccinazione under 80 ha riguardato ieri 15.087 persone tra I e II dose. Intanto, la campagna di vaccinazione rivolta agli anziani over 80 ha raggiunto le 567.824 adesioni, di questi 344.794 hanno effettuato la registrazione tramite il portale, 192.878 si sono rivolti ai farmacisti, 30.152 si sono iscritti tramite i medici di medicina generale.
10:56 - Bertolaso alla riunione Governo-Regioni
Anche Guido Bertolaso, consulente del presidente della Regione Lombardia, è collegato con la riunione in videoconferenza Governo-Enti locali sui vaccini.
9:32 - Fontana: “Dispiaciuto per le misure ma costretto a decidere subito”
"Lo so che è impopolare. So che la gente se la prenderà con me. Ma se devo scegliere tra le decisioni di consenso e quelle necessarie alla salute, io sceglierò sempre quelle per la salute". Così, intervistato dal Corriere della Sera, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, spiega l'ordinanza con cui ha messo in zona arancione rinforzata la regione, chiudendo anche le scuole. E intervistato da La Stampa, aggiunge: "Milano non deve cadere". Sul Corriere spiega: "sono il primo ad essere dispiaciuto di aver dovuto prendere una decisione così improvvisa" e "comprendo benissimo che una cosa di questo genere crea disagi". "La variante inglese - sottolinea - attacca in modo grave anche i giovani, le scuole sono potenziali — e magari concreti — focolai", "dobbiamo rendercene conto: le scuole sono davvero un punto sensibile". Su La Stampa, aggiunge che la variante inglese "in Lombardia è ormai oltre il 60 per cento dei casi Covid", e rispondendo a chi chiedeva di aspettare lunedì replica che "in queste condizioni, anche 24 ore possono essere fondamentali". "L'altra sera, prima di leggere la relazione dei tecnici, pensavamo di creare una cintura sanitaria attorno a Milano, ma - riflette - il verbale spingeva per un provvedimento che riguardasse tutta la regione e così abbiamo fatto". E' possibile che da lunedì si passi in zona rossa? "Non credo - risponde -. Non siamo ancora a livelli così alti con i numeri. Ci sono zone che stanno tenendo bene. Dovremo aspettare comunque i dati del Cts per decidere".
9:29 - Vaccini, Fontana: “Governo li acquisti dove sono disponibili”
“Se sul mercato mondiale esiste la possibilità di acquistare nuovi vaccini, in questo momento si devono acquistare dove sono disponibili. Dobbiamo farci avanti. Al momento la normativa non ci consente di acquistarli autonomamente come Regione, ma se ci fosse questa opportunità mi guarderei intorno. Comunque aspetto che ci pensi il governo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione "Mattino Cinque" su Canale 5. "Il governo deve innanzitutto cercare di trovare uno spazio. Il governo italiano, se non lo fa l'Unione Europea, deve intervenire per chiarire la situazione e per far valere i propri legittimi diritti" ha aggiunto.
9:16 - Fontana: “Chiusura scuole scelta impopolare ma tutela le famiglie”
"Sapevo che il provvedimento sarebbe stato impopolare, ma tra la popolarità e la necessità di tutelare la salute dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie, ho scelto quest'ultima". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione "Mattino Cinque" su Canale 5, commentando la decisione di mettere da oggi tutta la regione in fascia arancione rinforzata, con immediata chiusura delle scuole. "Non è stata una decisione nata dalla mia testa, ma dalla valutazione di una serie di esperti, tecnici e scienziati i quali mi hanno a prendere il provvedimento con la massima urgenza e tempestività - ha aggiunto -. È emerso come questa variante del virus, che ormai in Lombardia è maggioritaria, è particolarmente aggressiva, più rapida nella diffusione e colpisce anche i giovani, che fino a pochi mesi fa erano quasi indenni. In Lombardia è successo in tante occasioni che se scuole si siano trasformate in un importante focolaio".
7:01 - Lombardia è in zona arancione scuro fino al 14 marzo
Dalla mezzanotte di ieri (e fino al 14 marzo) tutta la Lombardia è diventata zona arancio rinforzato. È quanto prevede l’ordinanza che il presidente Attilio Fontana ha firmato ieri. Chiuse dunque tutte le scuole, aperti solo gli asili nido, vietati gli spostamenti verso le seconde case anche all’interno della stessa regione, accesso limitato nelle attività commerciali (uno per nucleo familiare) e divieto utilizzo aree gioco parchi. L’ordinanza dispone inoltre il divieto di fare visite in case altrui.