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Covid Milano, in provincia sono 606 i nuovi casi. In città 251

Lombardia
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In regione 2.434 nuovi casi di positività su 41.935 tamponi effettuati, con un tasso di positività del 5,8%

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Sono 606 i nuovi casi nella città metropolitana di Milano, di cui 251 a Milano città. In regione 2.434 nuovi casi di positività su 41.935 tamponi effettuati, con un tasso di positività del 5,8%. A Bollate sono state chiuse tre scuole dopo la scoperta di un focolaio della variante inglese. Disposta la didattica a distanza, a scopo precauzionale, anche per un terzo istituto. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

17:20 - In Lombardia 2.434 casi, a Milano 606

Sono 2.434 i nuovi casi di positività al Coronavirus registrati in Lombardia su 41.935 tamponi effettuati (di cui 31.858 molecolari e 10.077 antigenici), con un tasso di positività del 5,8%. Sono 368 le persone ricoverate in terapia intensiva, tre in meno di ieri, e 3.550 quelle negli altri reparti, meno 14. I decessi sono stati 54, per un totale complessivo di 27.652. Per quanto riguarda le province, sono 606 i nuovi casi nella città metropolitana di Milano, di cui 251 a Milano città, 795 a Brescia, 145 Monza e Brianza, 64 a Varese, 60 a Como, 119 a Mantova, 133 a Pavia, 197 a Bergamo, 57 a Cremona, 105 a Lecco, 50 a Lodi e 41 a Sondrio.

16:30 - Focolaio variante inglese, chiuse 3 scuole del Milanese

Ieri pomeriggio ATS Milano ha comunicato che, dall'analisi genotipica di alcuni dei 59 tamponi positivi rilevati nella scuola materna Munari e nella scuola elementare Marco Polo di Ospiate a Bollate, nel Milanese, “è emersa la presenza della variante "inglese" del Covid-19". Lo comunicano il sindaco Francesco Vassallo e l'assessore Ida de Flaviis, in accordo con il dirigente scolastico Salvatore Biondo. "Immediatamente - fanno sapere - è stato suggerito di sospendere le lezioni in presenza dei due plessi scolastici mediante attivazione della Didattica a distanza. Con comunicazione inoltrata in data odierna, ATS (a scopo precauzionale) ha chiesto la sospensione delle lezioni e l'attivazione della dad anche per la scuola elementare di via Diaz a far data da domani, venerdì 12 febbraio e fino a tutta la prossima settimana". Contemporaneamente "sono in corso di attivazione le procedure per la somministrazione di test rapidi alla popolazione scolastica dei 3 plessi al fine di valutare l'estensione del contagio e assumere, eventualmente, ulteriori azioni che le autorità sanitarie, il Comune di Bollate e la Prefettura di Milano concorderanno in caso di necessità. Al momento la situazione pandemica in città è limitata e non è considerata critica ed eventuali evoluzioni in merito saranno comunicate tramite i canali ufficiali”.

14:30 - Riapre Duomo Milano, fra primi 'turisti' Gerri Scotti

Da oggi sono riprese le visite turistiche nel complesso museale del Duomo di Milano che erano state bloccate dal 5 novembre a causa delle norme anticovid, che prevedevano la chiusura dei musei. E fra i 'turisti' arrivati a visitare la cattedrale in questo primo giorno c'è stato Gerri Scotti, con l'augurio, ha detto ai microfoni di Mediaset News "che questa sia ancora una giornata di rinascita non solo per Milano ma per tutta l'Italia"". Rinascita sì ma non senza difficoltà, come ha spiegato il presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo Fedele Confalonieri parlando di una "situazione drammatica". Basta pensare che nel 2019 il Duomo ha incassato con i biglietti di ingresso oltre 30 milione di euro, con un 60% di visitatori stranieri per comprendere i fondi che sono mancati alla gestione e manutenzione della cattedrale.

14:04 - Niguarda, il Cardiocenter De Gasperis guarda al post Covid

Al Cardiocenter De Gasperis dell'ospedale milanese Niguarda si lavora per tornare alla normalità nonostante il Covid. Un obiettivo concreto e vitale per chi ha subito un evento acuto, dallo scompenso all'infarto, e necessita ad esempio della cardiologia riabilitativa, sottolinea la struttura. "Il ritorno alla normalità è ben più che un auspicio - commenta Benito Benedini, presidente della Fondazione De Gasperis - e il dipartimento cardiotoracovascolare del grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano non ha mai smesso di lavorare per assicurarlo, e noi lo sosteniamo con le nostre campagne di fund raising". Per Salvatore Riccobono, referente della riabilitazione ambulatoriale cardiologica, la pandemia da SarsCov-2 ha condizionato anche quest'ambito e in molti casi ha determinato la totale sospensione dell'intervento cardioriabilitativo, mentre in altri casi ha causato un forte ridimensionamento dell'attività e spesso ha condotto alla totale riconversione delle unità di cardiologia riabilitativa in strutture Covid o post-Covid. "Le conseguenze sul piano sanitario - ricorda Riccobono - sono importanti. Il minor numero di ricoveri registrato specie nelle prime fasi delle ondate pandemiche nelle strutture per acuti e l'esigenza di ridurre il rischio di contagio legato alla permanenza in una struttura di ricovero o comunque di comunità. Anche per i pazienti che in questi mesi accedevano alla cardiologia riabilitativa le possibilità di intervento sono state fortemente condizionate; inoltre, è venuto a mancare in molti casi il follow up, il controllo, successivo alla fase attiva di cardiologia riabilitativa; l'efficacia complessiva dell'intervento di cardiologia riabilitativa si è di conseguenza ridotta, sia in termini di numero di pazienti trattati che in termini di outcome, di risultato".

10:00 - Nasce a Milano "StradUSC": tamponi a chi è in strada

Le fondazioni Caritas Ambrosiana, Casa della carità, Fondazione Culturale San Fedele e l'Associazione San Fedele onlus - Assistenza sanitaria hanno stretto un accordo di partenariato e proposto ad ATS Città Metropolitana di Milano un progetto: stradUSCA. Il nome scelto intende richiamare l'acronimo dell'Unità Speciale di Continuità Assistenziale in questo caso rivolta prioritariamente a chi sta in strada. Alle persone prive di medico di medicina generale, inviate dai servizi, ambulatori del volontariato, unità mobili, centri di ascolto - spiega la Caritas - è offerta la possibilità di fare un tampone antigenico rapido qualora presentino sintomi sospetti per Covid-19 e/o siano contatti stretti di persone con Covid-19. L'accesso è unicamente su appuntamento nelle sedi di via san Bernardino 4, via Brambilla 10 e Galleria Hoepli a Milano. Il progetto prevede non solo l'esecuzione del tampone nasofaringeo ma di seguire la persona nell'intero percorso di cura: nel caso del riscontro di positività la valutazione delle condizioni cliniche della persona, della sua possibilità di isolarsi nel luogo in cui vive e l'attivazione del tracciamento dei contatti.

7:14 - In provincia di Milano sono 451 i casi: 173 in città

Sono 1.849 i nuovi positivi in Lombardia a fronte di 36.317 tamponi effettuati, con un rapporto del 5%. Crescono di otto i ricoveri in terapia intensiva, che sono 371, e di 11 quelli in altri reparti, arrivati a 3.564. E sono 39 i decessi, per un totale da inizio pandemia di 27.598 nella sola Lombardia. A Milano sono 451 i nuovi casi, di cui 173 in città; a Brescia 308, a Varese 194, a Monza e in Brianza 143, a Bergamo 134 e 124 a Mantova.