Così la neo vicepresidente e assessore al Welfare in Consiglio regionale: "Il Pil è un indicatore economico-finanziario che attesta l'attività in una Regione, che, questo sì, ho detto, è il motore dell'Italia. In questo senso questa Regione ha la necessità di essere tenuta in considerazione, non parlo di piano vaccini ma di zona rossa"
"Non ho mai pensato di declinare vaccini e reddito". È quanto ha precisato in Consiglio regionale la neo vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia Letizia Moratti, in merito a quanto emerso ieri dalla riunione con i capigruppo sui parametri da tenere in considerazione per la ripartizione dei vaccini. "Il Pil è un indicatore economico-finanziario che attesta l'attività in una Regione, che, questo sì, ho detto, è il motore dell'Italia. In questo senso questa Regione ha la necessità di essere tenuta in considerazione, non parlo di piano vaccini ma di zona rossa", ha chiarito Moratti. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - IL RICORSO AL TAR)
La lettera al commissario Arcuri
Inoltre, secondo quanto scrive Moratti nella lettera inviata al commissario Arcuri, non c'è stato nessun accenno esplicito al Pil bensì a una "prevalenza e incidenza elevate" del virus, "all'elevata urbanizzazione" e alla "mobilità intra ed extra regionale" della Lombardia, "manifestazione del dinamismo economico" della regione che "deve essere preservato in quanto motore trainante del Paese". Sono questi i "fattori" da tenere in considerazione secondo la vice presidente della Regione, la quale chiede "la revisione degli step di approvvigionamento dei vaccini anti-Covid 19, con anticipo delle dosi".
Moratti: "La salute è diritto prioritario di tutti i cittadini"
"La salute è indiscutibilmente un diritto prioritario e costituzione di tutti i cittadini, senza differenza alcuna", ha poi sottolineato rispondendo a un question time della opposizioni. Sui vaccini "ho fatto una riflessione - ha spiegato - che ho condiviso anche con i capigruppo del Consiglio regionale, per proporre al Commissario Arcuri e da sviluppare in sede di conferenza Stato-Regioni, per il miglioramento del piano vaccinale. Gli spunti che intendo sottoporre al Commissario - ha concluso - partono dal tema delle zone più colpite e che potrebbero riguardare mobilità e densità abitativa, che sono fattori di accelerazione della trasmissione del contagio".
leggi anche
Covid Lombardia, Moratti: “Ripartizione vaccini anche in base al Pil”
Le reazioni
Quanto presentato ieri dalla vicepresidente Moratti ha scatenato non poche polemiche, sia a livello nazionale che regionale, con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che oggi sui social ha scritto: "Ci sono mattine nelle quali ti possono cadere le braccia: il tuo Paese in preda a una crisi politica difficile da decifrare e nel momento sbagliato, la tua Regione che chiede l'assegnazione dei vaccini in base al Pil”.
"La vicepresidente Moratti sulla distribuzione dei vaccini ha chiesto una serie di integrazioni che mi sembrano estremamente coerenti e logiche e ascolteremo cosa ne pensa Arcuri”, ha invece affermato Fontana, ma per il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Pirellone, Massimo De Rosa, si tratta di “criteri discutibili se non discriminatori”, mentre secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, "le affermazioni della signora Moratti" sono "a un passo dalla barbarie". Infine, anche il ministro Francesco Boccia è intervenuto sulla questione, parlando di "un'ipotesi contraria alla civiltà e ai diritti universali. Immagino - ha detto - sia stata solo un'affermazione infelice e non una proposta formale, che comunque non abbiamo mai ricevuto, e mi pare sia stata già superata dal buon senso".