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Prete ucciso a Como, i genitori di don Roberto Malgesini incontrano Papa Francesco

Lombardia

"Prima di entrare in Aula ho incontrato i genitori di quel sacerdote della diocesi di Como che è stato ucciso: è stato ucciso nel suo servizio per aiutare", ha detto il Pontefice durante l'udienza generale

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"Prima di entrare in Aula ho incontrato i genitori di quel sacerdote della diocesi di Como che è stato ucciso: è stato ucciso nel suo servizio per aiutare", ha detto Papa Francesco durante l'udienza generale ricordando don Roberto Malgesini, il prete ucciso il 15 settembre scorso mentre si apprestava, come ogni giorno, a portare la colazione ai bisognosi. A sferrare le coltellate mortali sarebbe stato un senzatetto tunisino di 53 anni, Ridha Mahmoudi, ospite di un dormitorio in città.

Le parole di Papa Francesco

"Le lacrime di quei genitori sono le lacrime loro e ognuno di loro sa quanto ha sofferto vedere questo figlio che ha dato la vita nel servizio dei poveri. Quando noi vogliamo consolare qualcuno - ha aggiunto il Pontefice - non troviamo parole perché non possiamo arrivare al suo dolore, perché il suo dolore è suo, le lacrime sono sue. Lo stesso con noi: il mio dolore è mio, le lacrime sono mie, e con queste lacrime, con questo dolore mi rivolgo al Signore".

Il vescovo di Como: "Incontro commovente"

"Siamo molto grati a Papa Francesco per aver ricevuto tutta la famiglia di don Roberto Malgesini, il sacerdote che è stato ucciso barbaramente un mese fa. Il Papa ha benedetto i genitori di don Roberto. E' stato un momento molto commovente". E' quanto dice a Vatican News il vescovo di Como, mons. Oscar Cantoni, presente all'incontro di stamane prima dell'udienza generale. "Il Papa ci ha ricordato che queste morti ravvivano la fede del popolo di Dio - spiega il vescovo -. Sono delle persone che sono già in paradiso e dal paradiso sostengono il cammino del popolo di Dio, a volte duro, in modo molto speciale e in particolare per coloro che vivono direttamente per l'evangelizzazione. Ecco siamo usciti molto consolati da questo incontro, rafforzati nella fede e nella carità". I genitori del sacerdote ucciso, aggiunge il vescovo, hanno accolto la carezza del Papa "con molta commozione innanzitutto ma anche con tanta gratitudine, sapendo che attraverso il Papa era tutta la Chiesa che riconosceva il loro figlio e quindi hanno avuto un segno grande della tenerezza della Chiesa nei confronti di coloro che soffrono".