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Coronavirus Lombardia, in crescita il rapporto tra tamponi effettuati e positivi

Lombardia

Il dato è oggi salito al 2,6 per cento: ieri era al 2,2. Oggi si sono registrati 244 casi e 23 decessi. Calano i ricoveri in terapia intensiva e negli altri reparti

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È in crescita in Lombardia il rapporto tra tamponi effettuati e positivi: oggi il dato è salito al 2,6%, ieri era al 2.2%, l'altro ieri all'1.8%. Su 9.336 tamponi effettuati, ci sono 244 nuovi casi per un totale complessivo di 91.658 positivi in regione. I nuovi decessi sono invece 23, per un totale complessivo di 16.428 morti. Calano sia i ricoveri in terapia intensiva, (94, -2), sia negli altri reparti (2.116, -136). Questi i dati di Regione Lombardia (TUTTI GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).

La situazione in Lombardia

Sono 62 i nuovi contagiati registrati a Bergamo, città che ieri ha registrato il maggior numero di positivi in Lombardia, seguita da Milano con 45 di cui 21 in città. Nel complesso quindi i contagiati nella città metropolitana da inizio epidemia sono 23.811, di cui 10.133 nel capoluogo. Nettamente più bassi i dati delle altre province: 32 a Brescia, 8 a Cremona, 4 a Lodi e 5 a Mantova.

Gallera: "Aumento dovuto a test e debolmente positivi"

Ci sono molti tamponi debolmente positivi e molti positivi riscontrati in seguito ai test sierologici tra i 244 nuovi casi positivi rilevati oggi. È quanto ha precisato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, il quale afferma che tra i nuovi positivi "è importante evidenziare che 77 sono riferiti a controlli a seguito di screening sierologici regionali, 12 a ospiti delle RSA e 8 ad operatori sanitari. Degli altri 147 casi positivi correlati a tamponi eseguiti su segnalazione delle ATS e dei medici di base, la maggior parte evidenzia un esito debolmente positivo". Si tratta di "una situazione che secondo gli esperti, in base a quanto riferito dalle strutture delle ATS e dell'unità di prevenzione di Regione Lombardia, può essere determinata dalla presenza pregressa del virus nell'organismo e non a nuove insorgenze. Il coordinamento della rete ospedaliera evidenza un aumento del numero dei guariti e dei dimessi dagli ospedali".