Coronavirus Lombardia, nel Milanese cittadini in coda per test sierologici. VIDEO
LombardiaL’amministrazione guidata da Luca Durè ha allestito una tensostruttura per poter consentire agli abitanti di effettuare le analisi: “Primo passo verso la soluzione. Raccogliamo anche dati anagrafici e informazioni su patologie pregresse, per eventuali correlazioni”
L’amministrazione di Cisliano, guidata dal sindaco Luca Durè, ha deciso di effettuare all’interno del proprio Comune dei test sierologici per l’emergenza Coronavirus. Fuori dalla tensostruttura allestita all'interno della scuola primaria del paese, gli operatori sanitari invitano i cittadini, in coda per effettuare gli esami, a mantenere le distanze (LA DIRETTA - LA SITUAZIONE A MILANO E IN LOMBARDIA).
Il test
Il primo cittadino ha affermato: “Si tratta di un primo passo verso la soluzione. Acquisire informazioni e dati è fondamentale. Avviene dopo un mese e mezzo di blocco totale, senza che la gente potesse fare tamponi e indagini”. Durè ha poi parlato dei test: “Sono esami che si fanno da 40 anni, danno delle analisi qualitative e quantitative. Più dati raccogliamo, più progrediamo dal punto di vista della scienza. I dati saranno trasmessi a Genova, al Cnr, dove stanno facendo uno studio sulla base di questi dati”.
Le fasi
Il sindaco illustra poi gli step delle operazioni: “C’è una prima fase di raccolta dati anagrafici. Poi si passa ai banchi dell’accettazione. Abbiamo schierato assessori e consiglieri che fanno da volontari. Raccogliamo anche informazioni su patologie riscontrate da gennaio a oggi, in modo da correlare eventuali positività con episodi sintomatici riscontrati, e anche su sintomi quali lievi febbri. Questo perché vogliamo dare un contributo anche alla scienza, per elaborare strategie nella fase due e dare dati a chi, attraverso la scienza, cerca di dare soluzioni relative a prevenzioni e cure”.
Le analisi
Durè prosegue: “Tutte le analisi vengono fatte in laboratorio. Viene estratto il siero e dal siero vengono fatte queste analisi che rilevano la presenza di due anticorpi: gli Igm, che sono quelli che compaiono nelle prime fasi della malattia, e gli Igg, che sono quelli che perdurano alla fine della malattia e danno quella difesa che potrebbe garantire, a chi ha avuto il virus, di essere un paziente guarito e non più a rischio per quanto riguarda il contrarre la malattia. Quello che si sta cercando di capire è per quanto tempo dureranno questi anticorpi”.