
Dalle Pils alle Tripel: tutti i tipi di birra più famosi del mondo. FOTO
Il 7 agosto 2020 tutto il mondo celebra la bevanda nata ai tempi degli egizi. Ecco gli stili imprescindibili per addentrarsi nel mondo birraio. LA FOTOGALLERY

Ogni anno, il primo venerdì di agosto, la birra si gode la sua festa. Bevanda di celebrazione nota sin dai tempi degli antichi egizi, è prodotta in diversi modi. Le variabili sono la fermentazione e la scuola brassicola, che danno origine a 13 tipi di birra (foto: Pixabay)
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La fermentazione è il procedimento di respirazione cellulare attraverso il quale i lieviti trasformano gli zuccheri semplici in alcol e anidride carbonica, ossia il processo-base per la produzione di alcol, e quindi di birra. Ci sono tre categorie di fermentazione: alta, bassa e spontanea (foto: Pixabay)
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Con l'espressione "scuola brassicola" ci si riferisce alla nazione di provenienza degli stili tradizionali. Hanno tutti origine in quattro aree geografiche: Belgio, Germania, Regno Unito e Stati Uniti (foto: Pixabay)

Ci sono 13 tipi di birra da conoscere per iniziare ad avvicinarsi all'universo brassicolo. La più diffusa è la Pils. Le sue origini si rintracciano in Repubblica Ceca. È una birra a bassa fermentazione, sottoposta poi a lagerizzazione: maturazione a bassa temperatura, che fa precipitare sul fondo i lieviti, lasciando la birra limpida. Dorata, con abbondante schiuma, ha sottili note mielate, di erba tagliata e una nota di chiusa amara ma elegante (foto: Pixabay)

Nata in Bassa Sassonia, la Bock ha una gradazione alcolica robusta, ha un colore tra l'ambrato e il ramato, con aromi che vanno verso il caramello, biscotto, frutta, e culminano in un amaro leggero e in richiami erbacei da luppolo. Bock in tedesco indica il maschio delle capre. In realtà il nome di questa birra deriva dalla deformazione, da parte dei birrai bavaresi, del nome della città di origine di questa tecnica, cioè Einbeck (foto: Birrificio Italiano/Facebook)

La birra Weizen è ad alta fermentazione, prodotta con lieviti del ceppo Saccharomyces cerevisiae, responsabili di aromaticità e gusto pieno. Nel boccale si avvertono sentori speziati e di frutta matura. Il colore è giallo paglierino intenso, è opalescente, con schiuma corposa. Il nome, che significa letteralmente "frumento", è spesso equivocato con il più comune e inesatto "weiss", che significa bianca (foto: Pixabay)

La Saison nasce in Vallonia, Belgio Francese, è una birra ad alta fermentazione, che veniva servita in estate ai braccianti come parte della paga. Ha un gusto acidulo, secco. Il suo colore va dal giallo paglierino all'ambrato. Ha schiuma abbondante e persistente, note di limone e agrumi, con sentori di frutta e pepe nero (foto: Refuel Brewing Company/Facebook)

Le birre Wit o Blanche sono ad alta fermentazione, prodotte con una percentuale di frumento crudo. Lo stile nasce in Belgio e dà origine a una birra leggera, lattiginosa, opalescente. Per tradizione queste birre sono arricchite con coriandolo e scorza di arancia amara

Tra le birre ad alta fermentazione ci sono anche le Tripel. Come si legge in "Birrologia" di Elisabeth Pierre, Anne-Laure Pham e Mélody Denturck (Giunti), la tecnica nasce nell'abbazia belga di Westmalle nel 1934, grazie ai monaci del luogo. Il boccale si presenta color oro carico, con schiuma abbondante e pannosa, grande struttura, aromi di cereale, frutta gialle e bianca, note speziate, floreali ed erbacee. Il finale è secco e amaro (foto: Pixabay)

Le birre acide del Pajottenland, una regione del Brabante fiammingo, sono accomunate dalla fermentazione del Lambic e dagli assemblaggi secondari. Inoltre, anche i lieviti selvatici fanno la loro parte. Si avvertono gli aromi tipici del brett, ma anche di frutta esotica e di stalla (foto: L'ArtigianAle Beer Shop/Facebook)

La birra Bitter muove i suoi passi dai malti di cereali tostati a carbon coke anziché a fiamma diretta. Siamo nel Seicento, in Regno Unito. Queste birre scure che andarono a far concorrenza alle Pale Ale sono pensate per grandi bevute, si distinguono per sentori di biscotto, note terrose e floreali. È una birra ad alta fermentazione (foto: Pixabay)

I vini d'orzo, detti Barely Wine, sono birre di forte gradazione alcolica, di colore da dorato ad ambrato, nate nel Regno Unito. Sono birre ad alta gradazione con note di frutta disidratata, marzapane e mandorla amara (foto: RutaCervecera/Facebook)

La Stout è una birra scura nata a Londra nella metà del Settecento, per contrastare la fama delle pale ales di Burton. Robusta e luppolata, è nota come Porter. La più famosa è la Guinnes: ha aromi di cioccolato fondente, cacao, finale secco e amaro da tostatura. Il tutto avvolto in una consistenza cremosa, data dal particolare metodo di spillatura (foto: Pixabay)

L'American IPA è l'evoluzione dell'India Pale Ales prodotta negli Stati Uniti, ma con questa non ha in comune né apparenza né gusto. Lo stile nasce sulla West Coast negli anni Settanta. Queste birre vanno dal giallo pallido all'ambrato carico, con timbri cromatici di malto e sentori di cracker, accostati a frutto giallo e caramello. Il finale è deciso e lungo, amaro. È una tipologia di birra ad alta fermentazione (foto: Eight Friends Inn/Facebook)

Sempre dall'altra parte dell'oceano cresce e si consolida lo stile American Pale Ale. Si tratta di birre semplici, leggere. Sarà il birrificio Sierra Nevada di Ken Grossman a imporre il modello APA come un punto di riferimento. Questa birra ha un colore che va da dorato ad ambrato, è secca, con una buona "beva", aromatica, e un finale amaro (foto: Pasqualini Bevande/Facebook)

Le birre Imperial Stout nascono in Gran Bretagna come variante della versione dry stout o porter. La rilettura americana ha creato bevande con alte gradazioni alcoliche, grande struttura e sentori amari decisi, con note di cioccolato, biscotti, rotella di liquirizia (foto: Pixabay)