
Imperdibili, cosa vedere a Napoli: 16 cose da visitare a piedi in un 1 giorno
Imperdibili è la rubrica di Sky TG24 che racconta le mete da non perdere e i segreti che ciascun luogo nasconde. Undicesima tappa alla scoperta delle bellezze uniche di Napoli, con i suoi castelli, le terrazze panoramiche sul golfo e i quartieri che ne raccontano storia e passioni. Ecco allora i 16 luoghi imperdibili della città partenopea

Il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze di Napoli, non può che partire da uno dei suoi simboli: piazza del Plebiscito, che prende il nome proprio dal plebiscito del 1860 con cui venne decisa l’annessione al Regno di Sardegna del Regno delle due Sicilie.

Proprio qui si trova una meta imperdibile: il Palazzo reale di Napoli, per oltre tre secoli centro del potere di tutta l’Italia meridionale. Marmi, arazzi, dipinti e cortili, ben raccontano oltre centocinquant’anni di vita borbonica. Oggi è sede di un Museo e di altri istituti culturali, quali la Biblioteca Nazionale e il Teatro di San Carlo.

Il San Carlo, nato nel 1737, è il teatro d’Opera più antico al mondo, che anticipa di 41 anni la Scala di Milano e di 55 la Fenice di Venezia. A volerne la costruzione fu Re Carlo III di Borbone, con l’obiettivo di regalare alla città un teatro che potesse riflette e rappresentare il potere regale. "Vuoi tu sapere se qualche scintilla brucia in te? Corri, vola a Napoli ad ascoltare i capolavori di Leo, Durante, Jommelli, Pergolesi”, scriveva Jean-Jacques Rousseau nel Dictionnaire de Musique.

Tra le gallerie più famose d’Italia c’è sicuramente la Galleria Umberto I. Fu costruita tra il 1887 e il 1890, come omaggio al re da cui prende il nome, per la sua attiva presenza durante la pandemia di colera che colpì duramente la città nel 1884. La Galleria continua oggi a svolgere una funzione commerciale.

Chi visita Napoli per la prima volta, non può non ammirare la bellezza del Cristo velato, la celebre opera in marmo, tra le più note e suggestive al mondo, posta al centro della navata della Cappella Sansevero. Fu realizzata nel 1753 dall’artista partenopeo Giuseppe Sanmartino, che volle rappresentare nella sofferenza del Cristo, il riscatto dell’intera umanità.

Chi passeggia lungo via Caracciolo, può ammirare la Fontana del Gigante, o dell’Immacolatella. Si tratta di una delle fontane monumentali della città, di inizio Seicento. Posta nella curva tra via Partenope e via Nazario Sauro, fu commissionata da don Antonio Alvarez di Toledo a Michelangelo Naccherino e Pietro Bernini.

Napoli è la città dei sette castelli: il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Castel Sant’Elmo, Castello del Carmine, Castello di Nisida, Forte di Vigliena e Castel Capuano. Il più antico di tutti è Castel dell’Ovo, che secondo una leggenda, sorgerebbe su un uovo nascosto da Virgilio nelle segrete, in grado di tenere in piedi l’intera fortezza. Castel dell’Ovo, di epoca normanna, si erge sull’isolotto di Megara, dimora dell’ultimo imperatore romano Romolo Augusto.

Per distinguerlo da Castel dell’Ovo e dal Capuono, da subito il Maschio Angioino fu soprannominato “Castrum Novum”. Fu iniziato a costruire nel 1279 su progetto dell’architetto Pierre de Chaule, durante il regno di Carlo I d’Angiò. Un tempo residenza reale e fortezza, è oggi un centro culturale nonché sede del Museo Civico.

Celebre edificio da ammirare a Napoli è il Palazzo dello Spagnolo, così soprannominato perché di proprietà nell’Ottocento di un nobile spagnolo, don Tommaso Atienza. La caratteristica del palazzo – che si trova nel Rione Sanità – è sicuramente la scala aperta che dà sul cortile e che rappresenta un tipico elemento del Rococò napoletano.

Conosciuta in tutto il mondo come la strada dei presepi, San Gregorio Armeno è una tappa da non perdere per chi visita Napoli. Qui durante tutto l’anno è possibile trovare statuine di pastori in terracotta e tipici presepi in sughero. A metà strada si può ammirare anche la chiesa di San Gregorio Armeno, fondata sulle fondamenta di un antico tempio di Cerere, attorno al 930.

Tappa imperdibile per gli amanti dei libri è sicuramente Port’Alba. Si tratta di un’antica porta della città, che sorge sul lato sinistro dell’emiciclo di piazza Dante. Al di là del suo immenso valore storico, oggi a Port’Alba si trovano numerose librerie dove è possibile trovare volumi rari e vecchie edizioni non più disponibili sul mercato.

Tra i simboli di Napoli vi è senza dubbio Palazzo Donn’Anna, situata ai piedi della collina di Posillipo. Il palazzo, rimasto incompiuto, fu progettato nel 1642 dall’architetto Cosimo Fanzago su espressa volontà della principessa di Stigliano, Anna Carafa. Ricavato per lo più dal tufo bianco, si sviluppa come galleria sul mare.

Posillipo è un quartiere collinare e residenziale di Napoli (in foto la celebre finestrella di Marechiaro), che offre una splendida vista sul golfo. Ai piedi della collina, sorge il celebre Parco Virgiliano, al cui interno si trovano la tomba di Virgilio, quella di Leopardi e la Crypta Neapolitana.

L’altro celebre quartiere collinare di Napoli è il Vomero. Non mancano, neppure qui, parchi, ville, ma anche musei e castelli da visitare, come Villa Floridiana, il parco da cui è possibile ammirare persino l’isola di Capri. Una volta arrivati al Vomero, si possono visitare Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino.
Il Vesuvio fotografato dallo spazio
Nel cuore della città sorgono i Quartieri Spagnoli, negli ultimi anni rivalutati e divenuti una delle mete più frequentate dai turisti. Tra una strada e l’altra, è possibile ammirare meravigliosi murales, che raccontano la storia della città e dei suoi abitanti (celebre la raffigurazione di Maradona).
La Napoli di Maradona
Non solo mezzi di trasporto, ma vere e proprie gallerie d’arte da ammirare tra una corsa in metro e l’altra. Le stazioni metropolitane di Napoli sono il risultato di un progetto promosso dall’amministrazione comunale della città, che rappresenta anche uno dei più ampi interventi di architettura e arte pubblica degli ultimi vent’anni. Ciascuna stazione è differente (in foto la metro di via Toledo) e unica. A progettarle sono stati architetti e designer di fama internazionale, da Gae Aulenti ad Alessandro Mendini.