Corridoi turistici Covid free, dove si potrà viaggiare. L'intervista all'AD di Alpitour

Lifestyle

Beatrice Barbato

Con l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute, i viaggiatori italiani potranno raggiungere alcune mete extra-Ue grazie ai corridoi Covid-free. Basterà un tampone alla partenza e all’arrivo, oltre alla certificazione verde. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di Alpitour World

Natale alle Seychelles o Capodanno alle Maldive? Per chi ama viaggiare arriva una buona notizia dal Ministero della Salute: i corridoi Covid free per viaggiare in alcuni Paesi extra-UE.

 

“Sono considerati 'corridoi Covid free'  tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonea a garantire che i servizi fruiti siano resi nel rispetto delle norme e cautele per la prevenzione del rischio di contagio da Covid-19", si legge all'articolo 1 dell'ordinanza.

 

“Finalmente cominciamo ad avere gli stessi diritti degli altri cittadini europei, che da mesi e mesi viaggiano tranquillamente dai Caraibi all’Egitto – commenta a Sky Tg24 il presidente e amministratore delegato di Alpitour World, Gabriele Burgio  – Ci fa piacere che anche noi italiani oggi possiamo muoverci fuori dalla comunità europea per turismo. A ciò si aggiunge la riapertura degli Stati Uniti, due decisioni che ci fanno un po’ tornare a una certa normalità”.

Cosa sono i corridoi Covid-free

Sono autorizzati a questi spostamenti e per motivi di turismo i viaggiatori in possesso di certificazione verde, che prima di partire devono necessariamente effettuare un tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore che precedono la partenza (il cui risultato va presentato all’imbarco), da ripetere se il soggiorno dura oltre sette giorni. Al rientro in Italia non sarà necessario sottoporsi agli obblighi di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria, ma solo effettuare un ulteriore tampone. 

Quali sono i Paesi che possono essere raggiunti

In via sperimentale, i Paesi che potranno essere raggiunti con i corridoi Covid-free sono:

  • Aruba
  • Maldive
  • Seychelles
  • Repubblica Dominicana
  • Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam)

“Stiamo riscontrando già una buona risposta sui nostri sistemi – dichiara il dott. Burgio –  +30% dei preventivi, +400% di ordini sulle Maldive, +200% di ordini sulla Repubblica Dominicana ed Egitto. C’è ancora molto lavoro da fare, la macchina del turismo è piena di servizi e non si può accendere o spegnere la luce, ma siamo molto felici di questa prima apertura”.

Un aiuto per il mondo del turismo

Corridoi, quelli decisi dal Governo, che non solo aprono le frontiere ai viaggiatori italiani, ma che rappresentano per il mondo del turismo un ritorno, seppur parziale, alla normalità.

 

“È un anno e mezzo che sensibilizziamo sull’importanza del turismo, settore che negli anni ha sempre chiesto molto poco, tirando avanti per la sua strada – spiega il dott. Burgio –  Ma quando un’azienda turistica perde l’80-90% del fatturato, ovviamente non può farcela da sola. In questo senso i contributi che il Governo ha dato, e che sta ancora studiando, sono stati molto utili per mantenere in piedi il sistema turistico italiano, che rappresenta circa l’11-12% del prodotto interno lordo”.

Come la pandemia ha cambiato il modo di viaggiare

Il Covid ha inevitabilmente cambiato il modo di spostarsi e di viaggiare. Se prima della pandemia bastava scegliere meta e mezzo di trasporto, oggi bisogna prendere in considerazione molteplici fattori, dalle normative in vigore nel Paese che si desidera raggiungere, alle assicurazioni da fare prima di partire.

 

“Ciò che abbiamo constatato nel nostro settore è che, se prima c’era una grande pianificazione dei viaggi, oggi si tende a prenotare all’ultimo momento – evidenzia il dott. Burgio – Perché ormai ci siamo abituati alle normative stabilite giorno per giorno. C’è stata una tale mancanza di solidità nelle informazioni, che ormai tutti aspettano fino all’ultimo momento”.

 

Una cosa, però, è certa: è aumentata la percentuale di quanti decidono di affidarsi a tour operator e agenzie competenti in materia.

 

“Prima della pandemia credevo che il tour operator stesse perdendo la sua funzione, poiché erano sempre di più le persone che preferivano organizzare i propri viaggi da soli. Ma oggi – conclude il dott. Burgio –  sono convinto che i turisti scelgano e sceglieranno sempre di più di affidarsi a chi è del settore, a chi conosce ad esempio come igienizzare un aereo o quali assicurazione di viaggio stipulare prima della partenza”.

Lifestyle: I più letti