Ciclamino, coltivazione e cura: la guida passo per passo

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Tutto quello che c’è da sapere per prendersi cura del ciclamino, una pianta invernale che può dare un tocco di colore a terrazzi e giardini

Pianta fiorita molto popolare e facile da coltivare, il ciclamino dona allegria e vivacità alla casa, proprio quando (quasi) tutte le altre specie iniziano a sfiorire. Fa parte della famiglia delle Primulacee ed è una pianta tipicamente invernale, adatta cioè ad un clima più freddo e alle basse temperature. Il ciclamino è molto semplice da curare, sia in vaso che a terra e i suoi fiori durano per tutto l’inverno. Se siete alla ricerca di una pianta robusta, che non richiede troppa manutenzione e che faccia risplendere il vostro prato o la vostra terrazza, allora il ciclamino è la risposta giusta!

Le varietà

Il ciclamino presenta ben venti varietà ed è necessario fare una differenziazione tra quelle che possono essere coltivate in esterno, a quelle da interno. Questa pianta ha origine in Africa, Asia e nelle zone del Mediterraneo e i suoi fiori sono tipicamente peduncolati, con sfumature bianche, rosa, fucsia o rosse. La sua fioritura può avvenire anche per 4 o 5 anni di seguito, ma deve essere curata con attenzione.

Sul territorio italiano le piante più diffuse sono il ciclamino primaverile, quello alpino e infine quello napoletano. Tutt’e tre le varietà si adattano bene alle basse temperature ma, escludendo il ciclamino alpino, mal sopportano le gelate.

La coltivazione in vaso

Il ciclamino può essere coltivato in vaso, sia all’interno che all’esterno. Per quanto riguarda gli ambienti interni, la posizione perfetta è lontana dalle finestre e dalle fonti di calore, per evitare l’esposizione a temperature che superino i 15 gradi. Se si sceglie la semina, quest’ultima deve essere fatta tra luglio e settembre, procedendo mescolando i semi con un po’ di sabbia e aggiungendo del terriccio. La prima annaffiatura deve essere molto leggera, in modo tale da rendere il composto umido ma non zuppo d’acqua. In via generale, i primi germogli spuntano dopo un mese circa. Nei mesi invernali, quando i termosifoni sono accesi e le temperature interne raggiungono i 18/20 gradi o più, è possibile che la pianta ne risenta. Per ovviare al problema potrete nebulizzare dell’acqua fresca sulle foglie del vostro ciclamino, senza creare ristagni dannosi.

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La coltivazione a terra

Qualora la vostra scelta ricadesse sulla coltivazione in giardino, il consiglio è di optare per il ciclamino selvatico, più robusto e resistente. I suoi fiori sono più piccoli e la pianta deve essere dislocata in una zona ombreggiata, riparata dal vento e dalle possibili gelate. Il terreno deve essere morbido, ben drenato e umido, possibilmente arricchito con concime o letame. Il ciclamino deve essere annaffiato con regolarità, evitando la formazione di ristagni che provocherebbero la creazione di muffe o, nella peggiore delle ipotesi, farebbero marcire la pianta. Al contrario, nella fase di riposo vegetativo, il ciclamino non ha bisogno di essere annaffiato, mentre il concime deve essere rinforzato una volta ogni tre settimane circa, anche nel periodo primaverile.

Parassiti e malattie

Seppur il ciclamino sia una pianta resistente, non è immune dall’attacco di parassiti e dalle malattie. In particolar modo, questa pianta è soggetta a muffe e malattie fungine, come la verticillosi e la fusariosi. Per combatterle, sono presenti sul mercato molti prodotti specifici, in alternativa è possibile ricorrere a rimedi naturali, come l’olio di Neem che può essere nebulizzato direttamente sulla pianta.

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