La nuova mostra di RI-SCATTI al PAC di Milano, al centro l'HIV

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Nicoletta Di Feo

Per la nuova puntata di FLASH siamo andati a visitare una mostra molto importante, l’esposizione fotografica che RISCATTI organizza ogni anno al PAC di Milano e che per la sua decima edizione ha come tema l’HIV e lo stigma che ancora accompagna le persone che ne sono affette. Andiamo a scoprire le loro storie.

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90 foto scattate ogni sera dopo aver preso la compressa per bloccare la replicazione del virus. La storia che Giovanni ha scelto di raccontare è la sua quotidianità dove l’HIV è evidente solo nel momento in cui inghiotte la sua pastiglia. Ma c’è anche la storia di Pic(colo), che è una storia d’amore; c’è la rivalsa di Andrés, la forza di Francesco, le paure dissacrate da Daphne attraverso la sua creatività, i timori di Alberto, il senso di colpa di alchÆmist, la sessuofobia di Soma. Storie che la mostra protagonista della decima edizione di RI-SCATTI ODV racconta nel tentativo di eliminare i pregiudizi nei confronti dell’hiv.

 

Il titolo della collettiva, curata dal curatore del PAC Diego Sileo, è ‘Somebody to love’, qualcuno da amare, nonostante lo stigma che ancora oggi circonda chi ha l’HIV. Stigma che spinge chi è sieropositivo a nascondersi diventando quasi invisibile per la società. Così non è stato invece per chi, attraverso un percorso formativo supervisionato da fotografi professionisti, ha scelto di mettersi a nudo offrendo così l’opportunità di ripensare il modo in cui affrontare socialmente la sieropositività.

Una mostra importante che vuole essere un invito a guardare oltre il pregiudizio e a continuare a parlare di HIV per uscire dall’ignoranza e vincere definitivamente la battaglia contro l’Aids.

 

Dieci anni di RI-SCATTI

L’edizione 2024 segna un traguardo importante: il decimo anniversario del progetto, nato nel 2014 con l’obiettivo di promuovere il riscatto sociale attraverso la fotografia. Negli anni RI-SCATTI ODV ha raccontato storie di emarginazione e resistenza e affrontato tematiche scottanti - la prostituzione, il cyber-bullismo, la malattia oncologica in età pediatrica e i disturbi alimentari, la vita nelle carceri- dimostrando come l’arte possa offrire un’opportunità di espressione e rivalsa. Una sala speciale è dedicata alla celebrazione di questi dieci anni di successi, ricca di testimonianze e ricordi di coloro che hanno reso possibile le varie edizioni.

 

Donazioni

Con un’offerta per gli scatti in mostra si può contribuire a sostenere l’operato di ASA - Associazione Solidarietà AIDS ODV, CIG Arcigay Milano ODV, Fondazione LILA Milano ETS e Milano Check Point ETS.

La mostra, promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s, sarà visitabile fino al 27 ottobre al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea – di Milano.

 

I numeri dell’HIV in Italia e nel mondo

L’HIV continua a rappresentare una delle sfide più complesse per la salute pubblica, sia a livello nazionale che globale. Secondo i dati del COA ISS (Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità), nel 2022 in Italia sono state segnalate 1.888 nuove diagnosi di infezione, con un’incidenza di circa 32 nuovi casi ogni milione di abitanti. Sebbene negli ultimi dieci anni si sia registrata una graduale diminuzione, l’ultimo biennio post-pandemia ha visto un leggero aumento, probabilmente dovuto a una sotto-diagnosi durante il periodo del COVID-19.

Le fasce d’età più colpite in Italia sono quelle tra i 30 e i 39 anni, con 73 nuovi casi per 100.000 abitanti, seguite dalla fascia tra i 25 e i 29 anni, con 65 nuovi casi ogni 100.000 residenti. La modalità di trasmissione predominante rimane quella sessuale (responsabile dell’83,9% delle infezioni); in particolare nel 2022, il 43 % dei nuovi casi riguardava persone eterosessuali (25,1% maschi, 17,9 % femmine), il 40,9 % uomini che fanno sesso con uomini (MSM).

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