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Ford: “Il dolore è un vicolo cieco. Il pericolo della scrittura? La noia”

Lifestyle

Filippo Maria Battaglia

©Getty

Il premio Pulitzer torna in libreria con “Per sempre”, un romanzo che ha per protagonista il suo più noto personaggio, Frank Bascombe. E in questa intervista parla della felicità, della sua lingua e del rapporto che ha con i protagonisti dei suoi libri. L’intervista

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Ha ottant’anni, da poco meno di cinquanta scrive romanzi, da più di  trenta è considerato uno dei grandi autori della letteratura americana. Richard Ford  è il protagonista della nuova puntata di “Incipit”, la rubrica di libri di Sky TG24. Ford è da poco tornato in libreria con un nuovo romanzo, “Per sempre”, pubblicato da Feltrinelli grazie alla traduzione di Cristiana Mennella e con protagonista il suo più noto personaggio, Frank Bascombe. 

In questa intervista, il premio Pulitzer parla della felicità, della sua lingua (“riuscire a usare il senso dell’umorismo è fondamentale”) e del dolore (“un vicolo, cieco, non l’ho mai ritenuto interessante”).  Quanto al rapporto col suo personaggio più noto, dice: “Non so se si possa dire che ho una relazione con lui. I personaggi sono strumenti fatti di parole, creati a uso e consumo delle persone che leggono il romanzo”. E quando gli si domanda quale sia l’insidia maggiore in una scrittura risponde: “La noia. Scrivere di personaggi noiosi è la cosa più pericolosa”.

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.