Viaggio in Sicilia con le Cantine Planeta

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Nicoletta di Feo

Per la nuova puntata di FLASH siamo volati in Sicilia, nella zona di Menfi. Qui abbiamo visitato alcune dei vitigni dell'azienda vinicola fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo, ma anche azienda agricola e fucina di progetti legati all’hospitality e alla cultura. Un viaggio nella Sicilia meno conosciuta ma anche più autentica

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Trecentosettanta ettari di vitigni, sette  cantine in cinque territori sparsi un po’ in tutta la Sicilia. E poi progetti culturali e turistici. Oggi Planeta festeggia i 30 anni dalla prima vendemmia avvenuta  all'Ulmo, baglio convertito in cantina  tra il mare, il bosco e un lago.

 

“La nostra storia”, ci racconta l’AD Alessio Planeta, "inizia all'Ulmo a Sambuca di Sicilia dove la mia famiglia è arrivata qualche secolo fa dalla Spagna, il nostro cognome infatti è chiaramente di origine spagnola. Fin da quando eravamo bambini venivamo qui prima per piacere e poi per lavoro. Un tempo c’era solo allevamenti e campi di grano, era un posto, ed è ancora, lontano dal mondo ma per questo così bello. Qui è nato il progetto di Planeta perché tanti anni fa mio zio Diego, che è stato uno dei pionieri del vino italiano e siciliano, ci portò qui su in un posto che si chiama la segreta e ci propose di iniziare a fare vino. Noi eravamo giovani e quindi anche molto coraggiosi”.

 

Fresco di un riconoscimento prestigioso perché da poco nominato Winemaker of the Year, Alessio Planeta preferisce però essere definito agricoltore.

“Sì, questo era un po’ un vezzo che aveva anche mio zio, poi l'agricoltore è il mestiere più bello del mondo soprattutto se si ha la possibilità di farlo come te lo fa fare il vino, è un mestiere che ti porta anche a viaggiare. Noi non facciamo soltanto il vino, noi da anni facciamo anche olivicoltura, mandorle, grano. Cerchiamo di evitare la monocultura, la vigna porta ad avere delle stagioni, a essere in campagna sempre solo nello stesso periodo e non avere quella circolarità che in agricoltura è così importante. Oggi come secoli fa facciamo questo".

Un premio che torna in Italia dopo 16 anni e contribuisce a rendere le eccellenze siciliane conosciute ancora di più nel mondo. “Devo ammettere”, prosegue Alessio Planeta, “che questo riconoscimento mi ha fatto molto piacere, ma lo considero un premio a tutto il team, a tutta la famiglia. Abbiamo un team composto da un enologo in ogni cantina, da consulenti esterni che ci aiutano a tenerci aggiornati, abbiamo un consulente per l'agricoltura biologica, un consulente che ci aiuta per la biodinamica, un consulente in enologia francese. Io li coordino e quindi mi prendo meriti di un intero team.  È la prima volta che un siciliano riceve questo premio, ovviamente portarlo in Sicilia mi fa enormemente piacere.

La Sicilia ha vissuto anni complicati ma negli ultimi trent'anni il vino siciliano ha fatto un percorso di cui essere veramente orgogliosi.”

 

Quello dell’enologo, chiediamo all’AD di Planeta, è un mestiere che interessa ai giovani? C’è bisogno di giovani in questo settore?

“Esistono addirittura dei licei di scuola enologica, scuole che contano molti iscritti. È un mestiere che piace molto anche perché permette di unire un aspetto diciamo prettamente legato alla produzione agricola con un aspetto più edonistico, quell’aspetto del fare il vino e raccontarlo girando il mondo, quindi i giovani vengono attratti dalle due facce di questo lavoro e devo dire che c'è un grande fermento. Inoltre, il settore vinicolo in Italia è molto importante, direi importantissimo. I numeri dell'export sono fondamentali per il Paese, vedremo cosa succederà nei prossimi anni perché certo sono momenti sui quali si riflette ma è un asset importantissimo per il nostro Paese”.

 

I progetti culturali di Planeta

“Da tempo ospitiamo e anche produciamo dei progetti  che riguardano il mondo della cultura”, ci racconta Alessio Planeta. "Tra questi ‘Viaggio in Sicilia, il progetto biennale di arte contemporanea  con protagonisti artisti emergenti italiani e internazionali. Diversi anni fa grazie alle nostre conoscenze, alle conoscenze soprattutto di mio fratello Vito abbiamo sviluppato il progetto ‘Viaggio in Sicilia’, un progetto veramente da sogno perché prevede ogni due anni una sorta di viaggio in Sicilia con alcuni artisti di arte contemporanea che provengono da tuto il mondo, un tour nella Sicilia meno turistica e meno conosciuta, la Sicilia difficile da raggiungere e ai più nascosta ma bellissima, la Sicilia che attraversa anche i luoghi di Planeta. Questi artisti producono poi delle opere con le quali l’anno successivo organizziamo delle mostre in luoghi sempre poco frequentati della Sicilia.

Un altro progetto molto bello è “Teatro in Vigna”, l’appuntamento annuale di Planeta con il teatro di prosa, nell’arena naturale della tenuta Sciaranuova a Passopisciaro, sull’Etna. Un’idea nata da mio fratello Vito, fu lui infatti ad immaginare che si potessero radunare centinaia di spettatori in “pizzo al vulcano” per assistere a uno spettacolo e bere vino. E con una buona dose di estro, sagacia e fantasia lo ha reso possibile.

È una sorta di piccolo Festival curato da Ottavia Casagrande, due fine settimana nel mese di luglio durante i quali riusciamo a portare centinaia di persone in un teatro in montagna d'estate, quindi una cosa molto particolare.

Abbiamo poi una serie di attività culturali perché ci piace, da una parte incontrare mondi diversi dal nostro per imparare da chi fa teatro, da chi fa arte contemporanea; e dall’altra ci piace farci conoscere da chi non è legato prettamente all’enologia e al turismo. Progetti che ci riempiono l'estate e riempiono anche i nostri luoghi di persone che normalmente non vedrebbero le cantine.

Noi siamo comunque stati sempre molto attenti all'aspetto del turismo, prima aprendo le cantine in tempi non sospetti, poi strutturandole per un’accoglienza anche gastronomica.

La nostra famiglia comprende un gruppo di zie, sorelle di mio padre che, come da buona tradizione siciliana, sono grandi cuoche. Abbiamo iniziato ad accogliere i nostri clienti chiedendo a queste zie di cucinare per loro. Ci siamo resi conto che per queste persone si trattava di un’esperienza memorabile e da qui abbiamo deciso di aprire tutte le nostre cantine a Menfi, a Noto, sull'Etna e anche a Vittoria e a Milazzo. Qualche anno fa ci siamo poi resi conto che sarebbe servito anche un luogo dove ospitare per la notte tutte le persone che visitano le nostre cantine e da lì è nata la Foresteria”.

 

L'ospitaità, la Foresteria Planeta

Tra il Cretto di Burri e i templi di Selinunte l’eccellenza siciliana si trasforma in ospitalità. Siamo a Menfi, nel wine resort La Foresteria Planeta.

“La Foresteria fa parte di Planeta Estate, il ramo dell'azienda agricola Planeta che si occupa proprio di ospitalità”, ci spiega Francesca Planeta, Presidente di Planeta Estate premiata pochi giorni fa con il Compasso D’Oro per la sua visione coerente e innovativa in un territorio storicamente tradizionalista.

“È un piccolo boutique hotel di 14 camere con un ristorante gourmet dove si offre un'esperienza ovviamente di vino, ma anche di buon cibo, di tradizione sia del territorio che di casa Planeta.  Siamo vicini al mare, a un tratto di costa incontaminata, ma siamo anche in un crocevia di molti luoghi interessanti da visitare, come i templi di Selinunte, il Cretto di Burri, Trapani, Agrigento, Palermo”.

Freschi dell’importante riconoscimento, la chiave Michelin, per Planeta il lusso sostenibile è una cosa naturale.

“Siamo un eco luxory resort e il lusso sostenibile fa parte proprio della nostra tradizione, di come siamo nati e cresciuti. In questo luogo prima di tutto c'è il rispetto per l'ambiente, non inteso solamente come verde, ma anche proprio come territorio. Noi rispettiamo e promuoviamo le comunità locali quindi questo riconoscimento ci inorgoglisce proprio perché siamo autentici. Autentici nel modo di cucinare, rispettando le tradizioni; autentici nell’arredare una camere per esempio con materiali di recupero, autentici nella coltivazione dell’orto”.

Così come è autentico l’Insula Beach Club, la nuova spiaggia sulla costa di Menfi,

“È una costa selvaggia di 8 chilometri, una spiaggia bandiera blu da diversi anni, e con il nostro Beach Club, in sintonia con la natura, l’abbiamo valorizzata".

 

Dopo la Foresteria è nato a Palermo Palazzo Planeta e la recente Segreta Country House a Menfi: “Vogliamo offrire a chi non conosce la costa sud occidentale della Sicilia”, sottolinea Alessio Planeta,  “un’esperienza autentica. Questo isolamento naturale della Sicilia le ha permesso di rimanere vera, e per noi l’autenticità è un mantra”.

 

Tra gli importanti riconoscimenti ottenuti da Planeta negli ultimi sei mesi c’è anche quello di Family of the Year, un premio ottenuto per aver portato le eccellenze siciliane nel mondo. Perché tra i meriti di Planeta c’è anche quello di aver contribuito a ridisegnare l’immagine della Sicilia nel mondo.

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