Raccontare la malinconia: "Cronache della sesta estinzione" di Stefano Valenti

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©IPA/Fotogramma

Lo scrittore  e traduttore firma un romanzo su uno stato d'animo poco presente nel panorama editoriale contemporaneo. E durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24, dice: "La malinconia è già in nuce un'assenza di radici, non solo fisiche ma anche culturali ed economiche"

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La storia che raccontiamo oggi ha per protagonista un uomo senza nome e ruota attorno a un male molto presente nella società di oggi, e tuttavia poco nominato: la malinconia. “Cronache della sesta estinzione” di Stefano Valenti - è questo il titolo del romanzo pubblicato dal Saggiatore (pp. 154, euro 17) -  ripercorre la vita di un uomo che non ha più una casa e che vive in un furgone. Figlio di un muratore, cresciuto in stanze di periferia in cui non ci sono libri, "perché i libri - dice - erano la prova di un privilegio al quale non avevamo accesso", a un certo punto si trasferisce da una coppia di borghesi che hanno perso il figlio e che offrono del denaro ai suoi genitori pur di avere la possibilità di crescerlo. Ma l’asse attorno a cui ruota questo romanzo è proprio la malinconia, vissuta e raccontata dal protagonista attraverso tutto ciò di cui priva: i soldi, la casa, i sogni, i desideri. Uno stato d’animo poco avvistato in editoria eppure certamente molto contemporaneo e che qui diventa protagonista di una storia.

"Ho a lungo scandagliato il racconto della malinconia novecentesca,  ma le posizioni del mio personaggio sono inevitabilmente  suggestionate anche dalla contemporaneità e dunque da ricerche dal carattere più saggistico, storico e sociologico", dice il suo autore nella nuova puntata di 'Incipit', la rubrica di libri di Sky TG24 .  "La malinconia - spiega sempre Valenti in questa intervista - è già in nuce un'assenza di radici, non solo fisiche ma anche culturali ed economiche. Nel caso del mio protagonista, si misura poi con il passaggio da una società di provincia a una metropolitana. E queste differenze vengono vissute nell'incapacità di avere gli strumenti culturali e psichici necessari per affrontarli".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

 

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