Tra i giovani è l'accessorio del momento: un nuovo modo con cui esprimere la propria personalità e stato d'animo. Colorata o nera, di nylon, perline o pietre, le possibili combinazioni accontentano tutti. Su Tiktok tantissimi video mostrano come costruirsi da soli la propria catena
Un tempo era semplicemente l’imprescindibile elemento che caratterizzava l’anziana e dispotica bibliotecaria. Oggi è un accessorio cool. Il miracolo nel restyling delle catene degli occhiali è opera della Generazione Z. Per i giovani nati tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 la catenina è rapidamente diventata un simbolo di stile. Non è forse un caso che tra i valori di questa generazione ci sia il binomio unicità e autenticità. Le catene portaocchiali sono un tocco estroso, originale e che riesce a trasformare un look basic in uno fun. Ecco che da semplice 'corda' si trasforma in uno strumento di espressione. Le possibilità tra cui scegliere sono quasi infinte: comprarla per pochi euro in un negozio di fast-fashion, spenderne quasi cinquecento per una di marca; divertirsi con combinazioni di colori complementari, rimanere su una tonalità neutra; preferire quelle in cotone, con le perline o la versione gioiello a seconda delle occasioni.
Fenomeno social
Se lo ama la Gen Z, lo ama TikTok. Non sorprende quindi che il social di ByteDance sia pieno di clip nelle quali la catenella è la vera protagonista. I video con l'hashtag #glasseschain raggiungono milioni di visualizzazioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di giovani che mostrano come costruire passo dopo passo la propria chain personalizzata. E neanche questo sembra essere un caso. Sono self-learner abituati a usare piattaforme online, come ad esempio Youtube, per imparare a fare qualcosa. E sono una generazione molto attenta alle tematiche che riguardano la sostenibilità, prefendo se possibile il riuso creativo di oggetti che non vengono più utilizzati.
La storia
È il nuovo must have targato Gen Z ma la catena portaocchiali ha una storia ben più lunga. Riportato in voga dalla modella Gigi Hadid, negli anni Novanta l'accessorio era sulla passerella Autunno/inverno di Chanel ed era già molto amato da Rihanna e Lady Gaga. Agli anni Ottanta risale invece l'iconica immagine di Janine Melnitz segretaria dei Ghostbusters.
Secondo Emma McClendon, storica e assistente alla cattedra di moda presso la St John's University di New York, la storia della catenella risalerebbe all'Ottocento, quando gli occhiali iniziarono a diffondersi maggiormente. In quel periodo, però, non venivano indossati per tutto il giorno come siamo abituati a fare oggi: erano usati solo in caso di necessità. "Gli occhiali erano un'utilità, usati per leggere o vedere qualcosa da vicino", ha spiegato McClendon. "Non erano abbastanza comodi o leggeri da essere tenuti sempre sul viso". Serviva un modo comodo per tenerli sempre sotto mano. Ed ecco comparire le prime cantenelle.