Il dolore e le parole: “Cose che non si raccontano” di Antonella Lattanzi

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

© Foto di Cristiano Gerbino

La scrittrice e sceneggiatrice torna in libreria con un romanzo in cui racconta il desiderio di maternità e la sua impossibilità di realizzarlo. E durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24, dice:  "Siamo persone che hanno letto, viaggiato, visto molti film e che per questo pensiamo di essere a posto con tutta una serie di argomenti. Invece non è così"

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Il libro di oggi si intitola “Cose che non si raccontano” e le cose che non si raccontano, in questo caso, sono quelle legate a un desiderio (diventare madre) e alla sua impossibilità di realizzarlo. 

"Siamo persone che hanno letto, viaggiato, visto molti film e che per questo pensiamo di essere a nostro agio con tutta una serie di argomenti. Invece non è così - dice la sua autrice, Antonella Lattanzi, durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24 - Io, per esempio, non avevo mai raccontato a nessuno, nemmeno alle mie amiche più care, di aver abortito due volte quando ero piccola".

Anche per questo, spiega Lattanzi, "ho pensato che raccontare ciò che ho vissuto aveva senso e poteva essere giusto: per far sentire meno sole tutte quelle persone che hanno un dolore, un grosso dolore, e che non riescono nemmeno a nominarlo". Poi aggiunge: "Nonostante tutto quello di cui abbiamo parlato in questi anni, nonostante le leggi su gravidanza, sulla maternità e sulla fecondazione assistita, nonostante tutto quello che ci hanno promesso, la società chiede ancora oggi di scegliere se essere una madre o una donna ambiziosa".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

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