
I luoghi della castagna, alla ricerca dei marroni e delle caldarroste più buoni d'Italia
Dalla Brianza al Viterbese, dal monte Amiata al Parco Regionale dei monti Picentini passando per la Val di Susa, il Parco dell'Etna e la sponda veronese del lago di Garda. Sono tanti i posti lungo la Penisola dove raccogliere e assaggiare il frutto autunnale per antonomasia. Tante anche le manifestazioni e le sagre dedicate: dalla Fiera nazionale del marrone di Cuneo al Crastatone di Piancastagnaio in provincia di Siena
a cura di Costanza Ruggeri

Il nostro viaggio in Italia alla scoperta dei luoghi dove raccogliere i marroni e mangiare le caldarroste più buone parte dalla Valle Isarco, in Trentino Alto Adige. Qui troviamo il "Keschtnweg", il sentiero delle castagne: una fascia di castagneti che ricopre i pendii dall'abbazia di Novacella, a Bressanone, fino all'altipiano del Renon a nord di Bolzano

In Val di Cembra, a meno di 30 minuti da Trento, Albiano è famosa per la qualità delle sue castagne. A fine ottobre, ogni anno, si tiene la tradizionale Sagra della Castagnada Biana che oltre agli stand gastronomici prevede passeggiate nei castagneti e visite guidate. Il marrone di Albiano è l'elemento principale di molte ricette della tradizione

Ci spostiamo nella zona di Cuneo, in Piemonte, tra i fiumi Po e Tanaro. I castagneti occupano gran parte della bassa e media valle spingendosi fino a 1.100 metri di altitudine. Qui la castagna viene raccolta ed essiccata all’interno di strutture in muratura chiamate secou. Dal 15 al 17 ottobre avrà luogo la 22esima edizione della Fiera Nazionale del Marrone

Restiamo in Piemonte ma ci trasferiamo in Val di Susa dove troviamo cinque tipologie di marroni: quello di San Giorio di Susa, il marrone di Meana di Susa, quello di Sant’Antonino di Susa, di Bruzolo e il marrone di Villar Focchiardo. Colore latteo e croccantezza della polpa, il marrone della Val di Susa è inserito nel Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino

Lasciamo il Piemonte e ci spostiamo in Lombardia. Il Parco Regionale del Campo dei Fiori, in provincia di Varese, è forse il luogo più conosciuto della regione dove raccogliere le castagne. Sono presenti numerosi percorsi da trekking per tutta la famiglia. La località più celebre del parco per la raccolta dei marroni è Brinzio

Tra le province di Lecco e di Monza, in Alta Brianza, merita di essere citato il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, meta amata dai milanesi perchè vicina al capoluogo, ricca di sentieri e boschi di castagni. Il Parco si estende per una superficie di circa 2.360 ettari e interessa dieci comuni, da Cernusco Lombardone a La Valletta Brianza fino a Merate e Viganò

Lasciamo la Lombardia e ci trasferiamo in Veneto. Nel Trevigiano la castanicoltura è da secoli una risorsa fondamentale: 275 chilometri quadrati di terreno dedicato alla coltivazione del Marrone di Combai Igp. La sua celebrazione avviene con la Festa del Marrone. L'edizione 2021 si tiene dal 5 ottobre al 1 novembre

Ci spostiamo sulla sponda veronese del lago di Garda dove il marrone viene coltivato fra i 250 e i 900 metri sul livello del mare. La denominazione di origine protetta Marrone di San Zeno ha ottenuto la registrazione europea nel 2003 e nello stesso anno si è costituito il Consorzio di Tutela del Marrone che riunisce oggi 45 soci

In Emilia-Romagna crescono tredici varietà diverse di castagno, come il Marrone IGP di Castel del Rio, fra i più pregiati in Italia, o il Marrone di Pavullo, adatto per la produzione di marron glacés. Nel Parco dell'Antico Frignano (nell'Appennino tra Modena e Bologna) si snoda uno dei tratti della Via Europea del Castagno, che parte dalla Turchia e arriva in Portogallo

Tra i luoghi migliori dove raccogliere castagne nel centro Italia ci sono i boschi dell'Appennino Tosco-Romagnolo sui quali spicca la zona di Marradi, paesino toscano al confine con l'Emilia. La specialità locale è la torta di marroni di Marradi, servita nei giorni della Fiera del Marrone che si tiene nei fine settimana di ottobre (10-17-24 e 31 ottobre)

Sulle pendici occidentali del monte Amiata, tra le province di Grosseto e Siena, si trovano tre tipologie di castagne: il marrone, la bastarda rossa e il cecio. Dal 29 ottobre all'1 novembre a Piancastagnaio si svolge il Crastatone, la sagra della caldarrosta. Durante la festa si degustano piatti tipici, molti a base di castagne, e vengono aperte le cantine lungo le vie del paese

L'Abruzzo è terra generosa di castagne e marroni. Due le località di riferimento per gli appassionati: nel teramano si trovano i boschi di Leofara mentre spostandosi nella provincia di L'Aquila, Castelvecchio Calvisio è la meta ideale per tutti gli amanti delle passeggiate e del frutto autunnale. Degna di nota la Sagra della castagna di Leofara

Arriviamo nel Lazio. I castagneti di Vallerano, in provincia di Viterbo, hanno una tradizione secolare, così come le grotte di tufo in cui da sempre si conservano le castagne per l’essiccazione. Nei weekend di ottobre e il primo di novembre viene organizzata la Festa della Castagna di Vallerano che dal 2009 è stata inscritta nell’elenco dei cibi D.O.P dell’Europa

Alle pendici meridionali del Monte Lupone ha trovato il suo habitat ideale il marrone di Segni. Si tratta di un marrone di grandi dimensioni e di forma quadrangolare. La buccia è lucida, la polpa è croccante e compatta e, una volta cotta, diventa farinosa e pastosa. Dalle sagre ai mercati tedeschi e giapponesi, dai castagnacci ai marron glacé, il marrone segnino è tra i più apprezzati

Una zona ricca di castagneti, in Campania, è quella del Parco Regionale dei Monti Picentini, in provincia di Avellino e nell’entroterra di Salerno. Qui la località principale è quella di Montella, dove viene prodotta la Castagna di Montella IGP. La Sagra della Castagna è la più famosa delle kermesse enogastronomiche d'Irpinia, e torna annualmente nei primi weekend di novembre

Roccamonfina è un piccolo centro della provincia settentrionale di Caserta, nell’area del Parco regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano. La zona è ricchissima di castagneti e il paese, nel 2018, ha centrato l’obiettivo del Guinness dei Primati con una spettacolare padella forata (il cosiddetto vrollaro) capace di cuocere 1.200 chilogrammi di caldarroste contemporaneamente

Se volete raccogliere le castagne in provincia di Napoli un ottimo posto è sul Monte Faito dove si trova la cosiddetta castagna di Faito, detta anche Castagna di Cepparico o Marroncino del Faito. I comuni che ospitano i castagneti più importanti sono quelli di Pimonte, Castellammare e Lettere

Ottobre e novembre sono i mesi in cui il sottobosco di 192mila ettari del Parco Nazionale del Pollino, tra Basilicata e Calabria, si riempie di castagne. Da Castelluccio a Rotonda, da Viggianello a San Severino Lucano, sono molte le aree dove è possibile raccogliere la "Regina dell'autunno". I castagneti si trovano fra i 300 e i 1.000-1.200 metri sul livello del mare

Tra le più prelibate varietà di castagne la Calabria annovera le carmelitane, le cerisane, il Marrone di San Donato, la Natalina e la Spatacciola. Una delle zone con più castagneti e dove è anche possibile trovare molti alberi al di fuori dalle coltivazioni private è quella che comprende i comuni di San Sosti, Sant'Agata d'Esaro, Fagnano Castello e San Donato di Ninea

Per trovare le migliori castagne della Sicilia andiamo a Palermo. Tra i luoghi magici sicuramente il bosco del Cappelliere e i castagneti della Rocca Busambra. La particolarità delle caldarroste alla palermitana è il colore bianco. Durante la cottura vengono gettate nella brace manciate di sale grosso che, a contatto con il calore, vaporizza e colora di bianco la castagna

Ci spostiamo nel catanese dove, nel Parco dell'Etna, c'è il castagno più grande d’Italia nonché l’albero più antico e più grande d’Europa. Si tratta del Castagno dei Cento Cavalli, ha più di duemila anni e la sua storia si fonde con la leggenda di una misteriosa regina e di cento cavalieri che, si narra, vi trovarono riparo da un temporale.

Terminiamo il nostro viaggio lungo l'Italia alla scoperta dei luoghi dove raccogliere i marroni più belli e assaggiare le caldarroste più buone in Sardegna. Si stima che nella regione siano circa 2mila gli ettari destinati alle castagne. Il 90% si trova nella Barbagia-Mandrolisai, tra i comuni di Desulo, Tonara, Belvì e Aritzo