Passione, energia e curiosità non le mancano. Anche per questo, la giornalista e scrittrice milanese, ama cimentarsi con la scrittura. "Tigri di carta" è il suo secondo romanzo, presentato anche a BookCity Milano 2020
“Tigri di carta” è il suo secondo romanzo, Sara Recordati, giornalista e scrittrice milanese, ne va molto fiera. Quando ne parla sorride, come si fa delle cose che ci rendono felici.
“Mi sta dando grandi soddisfazioni, questa storia”, confida, “ho vinto il Premio Letterario RTL 102.5 e quello Mursia Romanzo italiano 2020. Sono riconoscimenti graditi e inaspettati. Michele, Eugenia, Ettore e Giulia, i personaggi che animano la vicenda, stanno dando il loro meglio”.
"Tigri di carta", al centro della storia c'è la famiglia
Edito da Mursia, “Tigri di carta”, mette al centro la famiglia, luogo universale dove – dice Sara – “accade il meglio e il peggio delle nostre vite. Io racconto una famiglia conflittuale” – sottolinea – “attraverso la quale volevo parlare un po’ dell’Italia: i contrasti, le difficoltà, la mancanza di meritocrazia, il ruolo delle donne. I protagonisti hanno qualcosa di me, credo sia inevitabile, quando scrivi”.
"La figlia sconosciuta", il primo romanzo di Sara Recordati
Laureata in Storia dell’Arte, dopo la specializzazione alcune esperienze internazionali, è tornata a vivere nel nostro Paese. Si è sposata, ha fatto due figlie: “regali splendidi della mia vita, i più belli“, confida. Nel 2018, per le edizioni Bookabook, aveva pubblicato “La figlia sconosciuta”, storia di Francesca, giovane donna con un passato che non si cancella, a confronto con un padre opprimente.
“Lavorando come giornalista scopro vicende che poi entrano nei libri e scrivendo libri riesco ad approfondirle: sarebbe impossibile farlo in un solo articolo”, sottolinea Sara.
A proposito del futuro non ha dubbi: “Ho voglia di tornare presto a cimentarmi col foglio bianco, voglia di scrivere una storia nuova”. L’entusiasmo davvero non le manca.