
Anna Wintour si scusa con gli afroamericani di Vogue: "Fatto poco per promuoverli"
Il mea culpa della direttrice del periodico in una lettera interna inviata ai dipendenti: "So che Vogue non ha trovato abbastanza modi di dare spazio a giornalisti, fotografi, stilisti e altri creativi. E abbiamo sbagliato pubblicando immagini o articoli che possono aver ferito o riflesso razzismo"

Mentre il movimento Black Lives Matter continua a manifestare negli Usa, dopo la morte di George Floyd, Anna Wintour, direttrice di Vogue America, si scusa con gli afroamericani che lavorano per il periodico. In un memo allo staff, Wintour si è cosparsa il capo di cenere per non aver fatto quanto in suo potere a favore di giornalisti, fotografi e stilisti neri
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"Condivido quel che state provando. Lo dico soprattutto ai neri del nostro team: non riesco a immaginare come abbiate vissuto questi giorni", ha scritto Wintour nella lettera interna ai dipendenti
Gli atleti che si sono inginocchiati in onore di George Floyd. FOTO
Anna Wintour, che ha ispirato il personaggio di Meryl Streep in 'Il Diavolo Veste Prada', nel memo allo staff, si è assunta "piena responsabilità" per "errori e offese" commessi da Vogue durante il suo mandato
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Nella lettera di Anna Wintour si legge ancora: "Lo dico chiaro e tondo. So che Vogue non ha trovato abbastanza modi di dare spazio a giornalisti, fotografi, stilisti e altri creativi. E abbiamo sbagliato pubblicando immagini o articoli che possono aver ferito o riflesso razzismo"

Le scuse di Anna Wintour seguono di pochi giorni l'uscita di "Trincee di Chiffon", il memoir in cui una delle ex star della rivista, Andre Leon Talley, accusa la direttrice di Vogue di intolleranza ed estrema mancanza di sensibilità

Il mea culpa arriva anche sulla scia di una serie di dimissioni eccellenti nel mondo dei media per passi falsi commessi sul tema delle relazioni razziali







