Unioncamere-Anpal, a dicembre - 36% ingressi previsti dalle imprese

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Crescono difficoltà versante occupazionale-in aumento richiesta medici e tecnici salute

Scendono a quasi 192mila gli ingressi previsti dalle imprese per il mese di dicembre con una flessione rispetto all’anno precedente che supera il 36%. E’ il segnale di una crescente difficoltà sul versante occupazionale per le restrizioni imposte a diverse attività economiche con lo scopo di fronteggiare la seconda ondata pandemica. A evidenziarlo è il Bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di dicembre.


Scende, infatti, anche la quota di imprese che programmano assunzioni attestandosi ora sull’8%, in calo di 2 punti percentuali rispetto a novembre e di 5 punti rispetto ad ottobre. In controtendenza (e in forte aumento), invece, la ricerca di professionisti in grado di fronteggiare la pandemia: medici, tecnici della salute, specialisti in sanificazione.

Il calo si attenua nella logistica e nei servizi a ict

Sono le imprese dei servizi turistici, alloggio e ristorazione quelle dove i nuovi ingressi al lavoro mostrano a dicembre la maggiore frenata: -56,9%, le entrate programmate dalle imprese di settore rispetto a dicembre 2019.


Anche per le imprese dei servizi culturali non va meglio: le previsioni di nuove assunzioni nel settore media e della comunicazione risultano pari a -55,2%. Seguono le imprese del commercio (-38,6%), mentre sembra andare meglio per i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (-16%) e per i servizi legati all’Ict (-21,7%) anche per il crescente ricorso agli acquisti on line.


Per l’industria, fortemente in flessione le previsioni delle imprese dei comparti lavorazione dei minerali non metalliferi (-47,8%), metallurgia e prodotti in metallo (-41,4%), della carta, cartotecnica e stampa (-35,5%). Significativo anche il calo delle entrate programmate dalle industrie meccaniche ed elettroniche (-34,7%), mentre registrano una flessione più contenuta le industrie chimiche farmaceutiche, le industrie alimentari e le industrie del legno e del mobile (rispettivamente -26,7%, -28,9% e -29,5%).

Bene anche per professionisti igiene e pulizia

Nonostante il significativo calo degli ingressi programmati dalle imprese di tutti i settori economici, è in crescita la domanda di alcune figure professionali particolarmente legate alla salute, alla gestione della sicurezza sanitaria, alla transizione digitale e alle discipline scientifiche.


In particolare, cresce la domanda di medici e tecnici della salute (rispettivamente del 3,6% e 10,5%), così come delle figure professionali specializzate nelle attività di igienizzazione e pulizia (+31,5%). In crescita anche la domanda di specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (+16%), professioni che applicano e rendono disponibili conoscenze e competenze stem utili a fronteggiare la crisi economica, sociale e sanitaria che ha investito il Paese.

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