Istat, in 2018 spesi 25,2 mld in r&s intra muros, + 6% su anno

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La spesa cresce in tutti i settori nel confronto con l’anno precedente, ad eccezione del non profit

Nel 2018 la spesa complessiva in ricerca e sviluppo intra-muros (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università) ammonta a 25,2 miliardi di euro, con un’incidenza percentuale sul pil pari all’1,43%. Rispetto all’anno precedente, la spesa aumenta del 6% e registra un discreto incremento anche in termini di incidenza sul pil (+0,06 punti percentuali). E' quanto emerge dal rapporto dell'Istat su ricerca e sviluppo in Italia 2018 -2020.


La principale componente della spesa di r&s intra-muros è costituita dalla spesa delle imprese che investono in r&s 15,9 miliardi di euro, pari al 63,1% della spesa totale e allo 0,9% del pil.


Le previsioni fornite da imprese e istituzioni per il 2020 indicano un brusco calo della spesa in r&s intra-muros. La diminuzione riguarda prevalentemente le imprese (-4,7% rispetto al 2019, - 2,9% rispetto al 2018), mentre cresce del 3% la spesa delle istituzioni pubbliche e rimane stabile quella delle private non profit.


La spesa cresce in tutti i settori nel confronto con l’anno precedente, ad eccezione del non profit: gli incrementi maggiori si registrano nelle imprese (+7,4%) e nel pubblico (+7,1%). Il sensibile aumento registrato nella spesa delle imprese dipende sia da un incremento importante del numero di imprese che hanno svolto attività interne di r&s nel corso del 2018 sia da un aumento della spesa sostenuta dalle imprese storicamente attive in questo campo. In particolare, l’investimento in r&s di ‘nuovi’ soggetti ha contribuito al 3,9% della spesa complessiva. Anche nelle università si rileva un discreto aumento (+2,6%), mentre il non profit subisce una perdita (-2,1%). Per il 2019 i dati preliminari segnalano un ulteriore aumento della spesa complessiva in r&s delle imprese, del settore pubblico e del non profit. In particolare, la spesa cresce del 7,6% per il non profit, del 4,3% per le istituzioni pubbliche e dell’1,9% per le imprese.


Nel 2018, la spesa del settore privato (imprese e non profit) continua a essere la principale componente della spesa complessiva (64,7%). Tuttavia, le dinamiche delle imprese e del non profit non sono le stesse. Rispetto all’anno precedente aumenta il peso delle imprese, con il 63,1% della spesa complessiva, (+0,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Si stima una minore partecipazione delle Università, che concorrono al 22,8% alla spesa complessiva (-0,8 punti percentuali rispetto al 2017) mentre risulta stabile la quota del settore pubblico (12,5%) e del non profit (1,6%).


Con riferimento alle fonti di finanziamento , le imprese contribuiscono per la maggior parte della spesa in r&s (13,7 miliardi, pari al 54,5% dei finanziamenti complessivi). Seguono il settore delle istituzioni pubbliche con il 32,8% (8,2 miliardi) e i finanziatori stranieri che partecipano al 10,5% della spesa (circa 2,7 miliardi).


Rispetto al 2017, aumenta la spesa finanziata dalle imprese nazionali e dal settore pubblico (rispettivamente +0,8 e +0,5 punti percentuali), è invece in calo la componente estera (-1,2 punti percentuali). Resta pressoché stabile la quota dei finanziamenti sostenuti dal non profit e dalle università. Indipendentemente dal settore esecutore, l’autofinanziamento si conferma la fonte principale della spesa per r&s.

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