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Smart working, 77% italiani supportato da datori lavoro

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E’ quanto merge dal sondaggio realizzato da Sap Concur sulle spese di telelavoro tra 6.812 dipendenti in 8 mercati europei

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I dipendenti europei si sentono generalmente supportati dal loro datore di lavoro, ma in Italia solo il 77% afferma di essere aiutato. Anche per quanto riguarda il supporto da parte dei datori di lavoro durante il telelavoro, i dipendenti italiani risultano tra i meno aiutati. In Italia, solo il 77% dei lavoratori ha dichiarato di sentirsi supportato dai propri superiori mentre lavorava da casa. Solo i tedeschi sono meno agevolati (76%). I più compresi sono i danesi (88%) seguiti da Olanda (85%), Svezia (83%), Regno Unito (82%), Francia (81%) e Spagna (79%). E’ quanto merge dal sondaggio realizzato da Sap Concur sulle spese di telelavoro tra 6.812 dipendenti in 8 mercati europei.

Come per il resto dei Paesi europei presi in esame, la maggior parte dei lavoratori italiani (58%) ha dichiarato di essere impegnato in regolari aggiornamenti con il team, anche grazie al supporto di videochiamate. Il 17% dei dipendenti italiani ha inoltre sottolineato di ricevere regolari aggiornamenti IT, nonché suggerimenti e trucchi per un efficiente funzionamento degli strumenti di lavoro da remoto.

“Il tema dello smart working non si risolve nella semplice disponibilità di un laptop o di strumenti di presenza digitale, ormai necessari per tutti. La riflessione sta portando molte aziende verso l’adozione di processi scalabili che non siano dipendenti dalla presenza del personale sul luogo di lavoro. Come esempio, pensiamo all’Audit delle spese: processo tipicamente labour intensive, oggi può essere remoto e totalmente digitale. Un audit cloud realizzato tramite AI & machine learning offre una soluzione centralizzata e senza la necessità di gestire documenti in carta, garantendo non solo una maggiore visibilità e controllo sulla spesa con relativa riduzione di costi, ma una “scalabilità digitale”, rendendo possibili scenari di smart working effettivo grazie a soluzioni integrate come SAP Concur” afferma Gabriele Indrieri, Country Manager per Italia, Malta e Grecia di SAP Concur.

A causa dell’emergenza Covid-19, milioni di dipendenti in tutto il mondo sono passati rapidamente a lavorare da remoto. Molte aziende si sono quindi trovate a modificare le proprie policy per consentire il lavoro da casa. Il lockdown ha cambiato il concetto di dovere e di diligenza per i datori di lavoro: mentre un lavoro in sede richiede sicurezza sulla strada da e verso l'ufficio e durante l'orario di lavoro, il remote working richiede ai datori di lavoro non solo di comprendere le sfide professionali dei dipendenti, ma anche di come le questioni personali possano influire sulla loro capacità di svolgere le proprie mansioni.

Per molti dipendenti, la creazione di uno spazio di lavoro a casa è stata solo un lato della medaglia: l'adattamento a diversi modelli di lavoro assume molte forme, dall'orario al destreggiarsi con la cura dei propri cari o dei bambini mentre le scuole sono chiuse. Nonostante ciò, il sondaggio Emea ‘Home Office’ di SAP Concur mostra che solo il 14% dei dipendenti italiani ritiene che il proprio datore di lavoro mostri comprensione per i doppi oneri (come assistenza all'infanzia o alle persone a carico) e che solo il 21% è stato informato dell'orario di lavoro del proprio ufficio durante il lockdown.