Confcommercio, inattivi tornano in mercato del lavoro

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Secondo l’organizzazione di categoria a luglio il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,7%, in aumento di quattro decimi di punto su giugno, consolidando la tendenza al ritorno sul mercato del lavoro di parte degli inattivi

A luglio il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 9,7%, in aumento di quattro decimi di punto su giugno, consolidando la tendenza al ritorno sul mercato del lavoro di parte degli inattivi (+134mila unità le persone in cerca di occupazione su base mensile, +661mila dal minimo di aprile). E' quanto rileva Confcommercio.
Includendo una parte dei sottoccupati tra i disoccupati, scrive l'associazione nel suo rapporto del Misery Index, "fermo restando il complesso delle persone presenti sul mercato del lavoro, la situazione si conferma ancora una volta meno favorevole (11,5%). Nonostante il sostanziale ritorno alla normalità ed il modesto incremento registrato nel numero di persone occupate si rileva ancora un deficit di ore lavorate pro capite nel confronto annuo. Anche il numero di scoraggiati si conferma su livelli storicamente elevati". Sempre a luglio 2020, ricorda l'associazione, le ore autorizzate di Cig state oltre 327 milioni di ore a cui si associano circa 155 milioni di ore per assegni erogati da fondi di solidarietà, in crescita rispetto al mese precedente. Del totale oltre il 93% aveva causale Covid-19, dato sostanzialmente in linea con quanto rilevato negli ultimi mesi. In termini di ore di Cig effettivamente utilizzate destagionalizzate e ricondotte a Ula, si stima che questo corrisponda a oltre 1,1 milione di unità lavorative standard. Il combinarsi di queste dinamiche ha portato il tasso di disoccupazione esteso al 19,1%. Infine, sul fronte dell'inflazione, a luglio i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno registrato un calo dello 0,1%.


E il Misery Index di Confcommercio a luglio 2020 si è attestato su un valore stimato di 24,1 punti, in ridimensionamento di 2 punti rispetto a giugno. "Il ridimensionamento dell’area del disagio sociale - evidenzia l'associazione nel suo rapporto - rilevato negli ultimi due mesi rispetto ai picchi raggiunti ad aprile e maggio, difficilmente potrà configurarsi come l’inizio di una fase di rapido ritorno sulle posizioni di inizio anno".


Come spiega Confcommercio, "la situazione, soprattutto sul versante delle attività delle imprese del terziario che operano nel turismo, rimane molto difficile e complessa. Vi è ancora un’ingente quota di lavoratori il cui reddito è sostenuto dalla cassa integrazione e dai fondi di solidarietà, principalmente tra coloro che operano nelle piccole imprese. I segnali di ridimensionamento di lavoratori indipendenti - scrive ancora l'associazione - rappresenta un preoccupante indizio di riduzione di base produttiva conseguente alla chiusura di imprese piccole e piccolissime".

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