Una mobilitazione nazionale in autunno, all’interno delle iniziative decise da Cgil, Cisl e Uil, per rilanciare le proposte dei sindacati dei pensionati su sanità, non autosufficienza, redditi da pensione e fisco e per contribuire, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, alle scelte importanti che il paese dovrà prendere nei prossimi mesi. Lo hanno deciso Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil che hanno riunito a Roma gli Esecutivi unitari.
"Ulteriori tagli alle pensioni sarebbero inaccettabili", avvertono ricordando come servano tutta una serie di investimenti che rafforzino il welfare sociale. Servono - sottolineano - "cospicui investimenti sulla sanità utilizzando anche le risorse del Mes, in modo che questa torni ad essere effettivamente pubblica, gratuita e universale. Si deve riorganizzare totalmente e profondamente il sistema delle strutture residenziali per anziani, perché troppo spesso isolate dal contesto sociale e dotate di personale insufficiente e malpagato".
"Quello che si è verificato durante l’emergenza Covid-19 non deve più ripetersi. Vanno potenziate la medicina del territorio e l’assistenza domiciliare, che deve essere preferita, ovunque possibile, al ricovero nelle strutture", elencano tornando ad insistere perchè venga finalmente emanata "una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza, che tuteli le persone fragili e chi le assiste e che garantisca livelli essenziali omogenei in tutto il territorio, criteri uniformi, servizi e sostegni adeguati, integrazione sociosanitaria". Una legge che ancora manca , denunciano, e che è invece "una assoluta necessità per la vita di moltissime persone". Servono poi politiche per l’invecchiamento attivo e in buona salute. Città a misura di persona. Investimenti nell’innovazione, nella robotica, nella domotica e nella protesica per migliorare la vita degli anziani e creare nuovi posti di lavoro per i giovani. Non solo.
Per Spi, Fnp, Uilp è fondamentale anche e soprattutto tutelare il potere di acquisto delle pensioni: "serve una grande riforma fiscale che prosegua nella riduzione delle tasse ai lavoratori e che le riduca anche ai pensionati. Bisogna ampliare la platea dei beneficiari della cosiddetta quattordicesima", elencano sollecitando l'attivazione della Commissione per la classificazione della spesa pensionistica, in modo da arrivare "finalmente alla separazione della previdenza dall’assistenza, così da dimostrare che la spesa previdenziale è pienamente sostenibile e in linea con la media europea".