L’idea è quella di lavorare il più possibile con progetti che premino la logica end-to-end piuttosto che con iniziative puntuali da riunire in passaggi successivi
Tendenze tecnologiche emergenti e consolidate pongono nuove sfide e opportunità alle attività core della funzione finance nelle imprese, imponendo però articolati programmi di evoluzione per una completa ed efficace integrazione. E' quanto emerge dal report 'Digital-enabled Finance Evolution. La prospettiva del Cfo', che presenta i risultati della ricerca condotta da Sda Bocconi School of Management e Ntt Data che approfondisce la relazione tra le nuove tecnologie e la funzione Finance, con particolare riferimento alla figura del Chief Financial Officer (Cfo).
Lo studio si è sviluppato principalmente intorno a tre direttive: identificare gli elementi chiave di contesto e interni che impattano e impatteranno sulle attività della funzione finance (analisi di contesto); comprendere gli effetti diretti e indiretti dell’adozione di nuove soluzioni tecnologiche sulla funzione finance e sulla figura professionale dei cfo (analisi tecnologica); comprendere gli effetti del cambiamento del finance sulla struttura organizzativa e sulle competenze necessarie per l’evoluzione della funzione (analisi organizzativa). Obiettivo finale è la definizione di strumenti operativi per comprendere ed indirizzare così percorso evolutivo della funzione Finance nelle aziende.
La ricerca è partita dal presupposto che ricondurre ogni cambiamento del Finance al concetto di “trasformazione” è riduttivo e non consente di tracciare efficacemente tutti i possibili percorsi che sono abilitati dall’impiego di tecnologie digitali. Per comprendere tutti i possibili stadi e percorsi evolutivi, la ricerca ha privilegiato un approccio di profondità, con il coinvolgimento diretto di una serie di Cfo impegnati in diversi percorsi cambiamento della Funzione.
Lo studio ha visto protagoniste aziende di primario rilievo nel panorama italiano e internazionale, tra cui Lavazza, Amplifon, Luxottica, Campari, Diadora, Mapei, Pinko, Engie, GSK Consumer Healthcare. I rispettivi Cfo sono stati intervistati in modo approfondito, per verificare quali siano i possibili percorsi di evoluzione della funzione Finance che le moderne tecnologie digitali possono abilitare. Lo studio ha consentito di creare la matrice di “Digital-enabled Finance Evolution”, uno strumento che, tenendo presenti i fattori chiave da dominare, consente di orientarsi con maggior consapevolezza tra le differenti possibilità di evoluzione individuando quattro possibili stati del Finance: automation, integration, re-engineering e transformation. In linea con le ipotesi di partenza, la grande variabilità di iniziative incontrate nelle circa venti realtà aziendali analizzate ha confermato come i progetti di ‘trasformazione’ rappresentino oggi solo una delle possibilità di evoluzione tra cui i cfo e le funzioni Finance si trovano a poter scegliere.
Ogni funzione Finance, agendo all’interno di un complesso insieme di vincoli e di dimensioni di complessità, esterne ed interne alla singola azienda, può impostare percorsi coerenti con queste sollecitazioni, nonché con i principali obiettivi strategici. Il percorso evolutivo del Finance, come tutti i percorsi di cambiamento aziendale, sottolinea Andrea Dossi, Associate Professor of Management Control Systems, Università Bocconi e Associate Dean per la Faculty, SdaBocconi School of Management, "è complesso e articolato. Tuttavia, grazie alla condivisione di diverse esperienze di governo della Finance Evolution, è stato possibile sviluppare un modello di supporto ai cfo per la costruzione di quella visione di cambiamento che è il presupposto fondamentale per innescare percorsi virtuosi".
La ricerca, sottolinea Gianluca Salviotti, associate professor of Practice di SDA Bocconi School of Management, "dimostra come un fattore critico per il successo delle iniziative di Finance Evolution sia rappresentato dalla capacità di individuare e implementare iniziative che coinvolgano contemporaneamente sistemi, processi e competenze con un approccio traversale rispetto alle strutture organizzative in essere. L’idea è quella di lavorare il più possibile con progetti che premino la logica end-to-end piuttosto che con iniziative puntuali da riunire in passaggi successivi, i quali possono rivelarsi insidiosi nelle fasi di integrazione".
L'evoluzione della funzione Finance, rileva, Felice Chierichetti, Head of Consulting Ntt Data Italia, "verso un ruolo sempre più rilevante di guida strategica, sfruttando a pieno le potenzialità del digitale e dei dati, può seguire diversi percorsi a seconda del contesto operativo e del livello di maturità. Grazie a questa ricerca, nata dalla collaborazione tra l’area Consulting Ntt Data, alcune tra le più importanti aziende del paese e Sda Bocconi, è chiaro come ogni realtà possa modellare il proprio percorso". Chiaramente il percorso di evoluzione, aggiunge, "non può prescindere dalla multidisciplinarietà di competenze necessarie, da quelle verticali Finance, all’analisi 'avanzata' dei dati, all’automazione processi e tecnologiche".
Nelle parole dei Cfo intervistati, alcuni esempi di come le imprese guardino con approcci differenti alle sfide della Finance Evolution: "Il ruolo del Finance è in una fase di grandissimo cambiamento. Andando nella direzione di un’automatizzazione crescente di molte attività tipiche della funzione, si potrebbe persino arrivare tra dieci anni ad una funzione che non si chiamerà nemmeno più Finance ma che sarà un’entità trasversale all’azienda, e che lavorerà a stretto contatto con tutte le direzioni aziendali per diverse attività, con ruolo e competenze cross-funzionali e forte comprensione del business", sottolinea Elena Martelli, Head of Global Business Services, Campari.
"Grazie alla tecnologia vedo una riduzione dell’impegno di risorse dedicate ai processi, e una maggior necessità di apporto cerebrale all’analisi. Quindi, immagino una funzione che debba sempre più analizzare i dati, interpretando l’evoluzione del business, con facolta’ di proiettarli a una settimana o un mese, con fini predittivi", osserva Daniele Pini, Group Cfo, Pinko.
"La digitalizzazione comporterà un cambiamento del background di formazione universitaria e professionale delle persone che lavorano nella funzione Finance. Ad esempio, oggi il mio team è composto da persone tutte laureate in economia e commercio. Un domani nella funzione lavoreranno in sempre maggior numero ingegneri gestionali e laureati in data management, in quanto ci sarà sempre più bisogno di profili più “smart” nell’interpretazione dei dati", sostiene Emiliano Sala, Cfo Italia, GSK Consumer Healthcare. "Utilizziamo l’RPA come elemento di congiunzione, nella gestione di elementi che sono peculiari di un Paese. La robotica può rappresentare una piccola customizzazione che si monta su uno standard e che consente di eliminare la manualità", conclude Gabriele Galli, Cfo di Amplifon.