Superato massimo storico di 2.467,4 mld di luglio 2019
A maggio il debito delle amministrazioni pubbliche ha toccato la cifra record di 2.507,6 miliardi, in aumento di 40,5 miliardi rispetto al mese precedente e superando così il precedente massimo storico toccato a luglio del 2019 di 2.467,4 miliardi. L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (25,0 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (14,5 miliardi, a 61,4); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione del tasso di cambio hanno nel complesso aumentato il debito di ulteriori 1,0 miliardi. Lo comunica la Banca d'Italia.
Con riferimento ai sottosettori, continuano da via Nazionale, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 40,6 miliardi mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,1 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
A maggio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 24,6 miliardi, in diminuzione del 27,8% (-9,5 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2019, risentendo della sospensione di alcuni versamenti fiscali disposta dai provvedimenti governativi approvati negli ultimi mesi e del peggioramento del quadro macroeconomico. Nei primi cinque mesi del 2020 le entrate tributarie sono state pari a 143,7 miliardi, in diminuzione dell'8,2% (-12,9 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2019.