Secondo una ricerca della Banca d’Italia nel 2° trimestre del 2020 la quota di imprese che ha segnalato un peggioramento della situazione economica generale rispetto al trimestre precedente è aumentata
Nel secondo trimestre del 2020 la quota di imprese che ha segnalato un peggioramento della situazione economica generale rispetto al trimestre precedente è aumentata, quasi al 90% in tutte le aree geografiche (era 82 per cento nella media nazionale nella scorsa indagine). E' quanto emerge da una ricerca della Banca d'Italia condotta tra il 25 maggio e il 17 giugno 2020 presso le imprese italiane con almeno 50 addetti. Le aziende, spiegano da via Nazionale, attribuiscono una probabilità nulla al miglioramento della situazione economica generale nei prossimi tre mesi nel 38% dei casi, una percentuale ancora elevata, ma più bassa dello scorso trimestre (quando era al 70%, un valore sui massimi storici).
Il saldo fra le attese di miglioramento e quelle di peggioramento delle proprie condizioni operative nel breve termine è rimasto fortemente negativo, pur attenuandosi (a -34 punti da -57 punti).Tra la fine di maggio e metà giugno, i giudizi delle imprese sulla situazione economica generale nel secondo trimestre del 2020 sono peggiorati rispetto a quanto emerso lo scorso mese di marzo.
Le attese a breve termine sulle vendite sono invece meno pessimistiche, così come quelle sulle proprie condizioni operative. La maggioranza delle imprese, spiega poi l'istituto di via Nazionale, indica che il proprio fatturato ha subito una riduzione a causa della pandemia e prefigura che la propria attività torni ai livelli prevalenti prima della crisi sanitaria in poco meno di un anno. Solo il 3% delle aziende ritiene di non poter più tornare a livelli di fatturato pari a quelli precedenti la diffusione del Covid-19. Secondo l'indagine, i giudizi delle imprese sulle condizioni di accesso al credito sono lievemente peggiorati rispetto al trimestre precedente. Circa metà delle imprese ha avanzato richiesta di liquidità nel quadro delle misure di supporto introdotte dai recenti decreti governativi, riuscendo ad accedervi in forma totale o parziale nel 70% dei casi.
Inoltre, nel trimestre le condizioni per investire sono valutate in peggioramento. I piani di spesa prefigurano una riduzione degli investimenti nel complesso del 2020, riconducibile soprattutto alla caduta già registrata nella prima metà dell’anno. Le attese sull'occupazione, continua poi Bankitalia, restano sfavorevoli nel settore dell’industria in senso stretto e nei servizi, mentre sono tornate positive nell’edilizia. Le attese sull’inflazione al consumo sono lievemente diminuite su tutti gli orizzonti temporali. I prezzi di vendita praticati dalle imprese hanno ulteriormente rallentato rispetto al trimestre precedente e le attese per i prossimi 12 mesi ne prefigurano incrementi molto modesti.