Istat: in 1° trim. pressione fiscale al 37,1%

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Secondo l’Istituto di statistica la pressione fiscale nel primo trimestre dell’anno è stata in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell'1,6% rispetto al trimestre precedente

La pressione fiscale è stata pari al 37,1% nel primo trimestre 2020, in crescita di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo rileva l'Istat. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dell'1,6% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali si è ridotta del 6,4%. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 12,5%, in aumento di 4,6 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2019. Il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente dell'1,7%, a fronte di una sostanziale stabilità dei prezzi (+0,2% la variazione del deflatore implicito dei consumi delle famiglie rispetto al trimestre precedente).


La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 42,3%, è aumentata di 0,4 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2019. Il tasso di investimento, pari al 20,9%, è diminuito di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.


 Le stime dei conti trimestrali delle AP, delle famiglie e delle società risentono dei problemi, dovuti all'emergenza sanitaria, legati alla raccolta dei dati di base che costituiscono l'input per l'elaborazione dei conti. Ove necessario, sono state sviluppate azioni correttive che hanno permesso di elaborare e diffondere i dati relativi al primo trimestre 2020. Come di consueto, le stime rilasciate saranno oggetto di revisione nelle prossime diffusioni, man mano che si renderanno disponibili ulteriori informazioni. Tali revisioni potrebbero essere di entità superiore alla norma, conclude l'Istat.

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