Coronavirus, Federcasse e sindacati su tutela lavoro

Lavoro
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BERLIN, GERMANY - JUNE 21:  In this photo illustration a man removes Euro currency bills from a wallet on June 21, 2011 in Berlin, Germany. Eurozone finance ministers are currently seeking to find a solution to Greece's pressing debt problems, including the prospect of the country's inability to meet its financial obligations unless it gets a fresh, multi-billion Euro loan by July 1. Greece's increasing tilt towards bankruptcy is rattling worldwide financial markets, and leading economists warn that bankruptcy would endanger the stability of the Euro and have dire global consequences.  (Photo Illustration by Sean Gallup/Getty Images)

E' stato firmato l'accordo quadro tra Federcasse e le segreterie nazionali Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Sincra Ugl Credito che riguarda la tutela del lavoro, della famiglia e delle fragilità nel Credito Cooperativo, nel quadro dell'emergenza Covid-19. Dopo i Protocolli condivisi sottoscritti il 24 marzo e il 7 maggio scorsi per il contrasto alla diffusione del Covid-19, l'attività sindacale di Federcasse, insieme alle Capogruppo Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca ed alla Federazione Raiffeisen, "aggiunge un tassello significativo e coerente con le peculiarità del Credito Cooperativo alla gestione del periodo di emergenza ed alle misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro", si legge in una nota. L'accordo quadro, si legge ancora, "valorizza la qualificazione professionale dei collaboratori, consentendo lo svolgimento di attività formative a distanza ed in e-learning anche dal domicilio del lavoratore e anche con l'impiego di strumenti digitali di proprietà del lavoratore stesso. Viene aggiornata e adeguata al contesto emergenziale la funzione sociale della 'Banca del tempo solidale', già introdotta dal Contratto Collettivo Nazionale del Credito Cooperativo del 9 gennaio 2019, con la previsione di un contributo aziendale e consentendo ai lavoratori di attingere ai permessi della 'Banca del tempo solidale' qualora non abbiano possibilità di accedere alle tutele previste dal dl 'Cura Italia'.

Integrazioni salariali

Previste inoltre integrazioni economiche ai lavoratori che fruiscano del congedo ''Covid 19'', integrando il 50% della parte di retribuzione non coperta dall'indennità prevista dall'art. 23 del Decreto ''Cura Italia'', con particolare attenzione ai lavoratori che assistano figli disabili. L'Accordo-quadro del 9 giugno prevede altresì che i periodi di congedo Covid-19 e le assenze per malattia Covid-19 non vengano considerati come giorni di assenza dal lavoro ai fini della maturazione del Premio di Risultato. Le assenze per malattia da Covid19 non saranno inoltre conteggiate per il raggiungimento dei limiti del periodo di comporto. E' stato inoltre condiviso uno schema di Accordo-tipo da adottarsi in caso di ricorso all'assegno ordinario del Fondo di solidarietà del Credito Cooperativo, ammortizzatore sociale di sistema autofinanziato. Per le assenze dovute a sospensioni o riduzioni dell'attività lavorativa che si siano verificate dal 23 febbraio al 31 maggio 2020, l'Accordo riconosce ai lavoratori la retribuzione piena, mentre per i successivi periodi l'integrazione sarà proporzionata in relazione alle diverse fasce di retribuzione. In materia di lavoro agile, infine, Federcasse si è impegnata a svolgere una sessione di confronto per la disamina complessiva dell'istituto, anche in considerazione della esperienza applicativa registrata nel corso del periodo emergenziale, con l'obiettivo di giungere alla definizione di un accordo specifico che troverà collocazione nella Contrattazione Collettiva Nazionale di Categoria.

Spanò (Federcasse), ‘accordo in fase delicata e complessa’

"L'Accordo sottoscritto ieri sera - ha detto il presidente della delegazione sindacale e vicepresidente di Federcasse, Matteo Spanò - è frutto di un approccio adeguato alla straordinarietà dei tempi che viviamo, rispetto alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori del Credito Cooperativo, delle loro famiglie, dei soci e dei clienti delle nostre banche di comunità. Ciò mentre cresce ulteriormente ed è senza sosta l'impegno per soddisfare le esigenze di famiglie, imprese, professionisti in materia di moratorie dei crediti e di nuova liquidità. Questa intesa, dopo i Protocolli condivisi del 24 marzo e del 7 maggio - ha detto ancora Spanò - rinnova, concretamente, l'attenzione del Credito Cooperativo alle esigenze familiari dei collaboratori e alle situazioni di fragilità ed alla ricerca di nuovi punti di equilibrio trai tempi di vita e lavoro. L'Accordo - ha aggiunto - interviene in una fase delicata e complessa, in cui l'impegno di lavoratori, dirigenti e amministratori ha permesso fino ad oggi alle BCC, alle Casse Rurali e alle Casse Raiffeisen, con la collaborazione e il supporto delle Capogruppo Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca, della Federazione Raiffeisen e delle altre Federazioni Locali, di approvare e rendere operative moratorie dei crediti per un valore complessivo di 32 miliardi di euro e di trasmettere al Fondo di Garanzia Pmi il 16,2% delle richieste di garanzia per i prestiti previste dal DL Liquidità, a fronte di una quota di mercato complessiva nei crediti del 7,5%", ha concluso.

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