I sindacati auspicano una soluzione per dare speranza ai lavoratori e alle loro famiglie.
"E’ stato convocato presso il Mise per il prossimo 12 maggio un incontro sulla vertenza SiderAlloys ex Alcoa. Nell’ultimo incontro di marzo, come organizzazioni sindacali, contestavamo che ancora una volta si parlasse di buoni propositi e di un probabile accordo tra Enel e SiderAlloys ma senza nulla di concreto per cui poter dare serenità a lavoratori e territorio, in quella che peraltro è una delle più lunghe vertenze sul tavolo del Mise in ordine temporale". A dirlo il segretario nazionale Fim Cisl Valerio D’Alò.
"Siamo consapevoli - spiega - che la variabile tempo può solo agire negativamente - se ci saranno ulteriori proroghe - e che a rischio c’è sia la produzione di alluminio in Italia fornito da Alcoa, che può contare su macchinari in grado di dare garanzie agli investitori, nonché il pericolo che l’azienda si svuoti di competenze".
Se Enel "darà il suo contributo rendendosi parte attiva di questo progetto di rilancio, e togliendo così all’azienda l’ultimo alibi del prezzo dell’energia, toccherà alla SiderAlloys dimostrare la volontà di realizzarlo, non essendoci più condizioni ostative. Se ognuno farà la sua parte, potremmo finalmente dare speranza ai lavoratori e alle loro famiglie".
''Parteciperanno i rappresentanti di Invitalia e SiderAlloys per chiudere definitivamente la vertenza dell'ex Alcoa e riavviare il progetto di riavvio della produzione di alluminio''. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia, e Renato Tocco, segretario territoriale Uilm Sulcis.
''E' chiaro che con le dichiarazioni della sottosegretaria Alessandra Todde alla vigilia di questo previsto incontro che ha confermato la risoluzione della questione della fidejussione bancaria chiesta da Enel a SiderAlloys a garanzia del contratto per la fornitura di energia - sottolineano Gambardella e Tocco - ci attendiamo da parte della multinazionale svizzera una risposta positiva e definitiva sul completamento degli investimenti per il revamping dello smelter, per il riassorbimento di tutti gli ex lavoratori dell'ex Alcoa e la ripresa dell'indotto a supporto delle attività''.
''Dalla SiderAlloy - aggiungono - ci attendiamo un atto di responsabilità avendo assunto, da oltre due anni, l'impegno del rilancio industriale del sito di Portovesme da cui dipende il destino di centinaia di famiglie ed il futuro di un intero territorio''. ''Oggi, non essendoci più impedimenti alla firma del contratto con Enel in un contestuale momento particolarmente favorevole condizione del prezzo dell'energia, SiderAlloys deve realizzare il progetto. Uno scenario diverso risulterebbe incomprensibile ed inaccettabile'' concludono i due sindacalisti Uilm.