Comprende un modello di avviso generale sugli obblighi e le precauzioni anti-contagio, l'autodichiarazione dei dipendenti, fornitori e visitatori.
Proseguono le attività di Federprivacy a supporto di professionisti e imprese che hanno il compito di gestire correttamente i dati personali durante il periodo d'emergenza sanitaria da coronavirus in conformità al dpcm del 26 aprile 2020 e al protocollo condiviso di regolamentazione negli ambienti di lavoro integrato lo scorso 24 aprile.
Dopo il webinar 'Privacy, controlli e trasferimento dei dati personali al tempo del coronavirus', organizzato in collaborazione con l'Università di Padova e svoltosi con quasi 300 partecipanti, adesso la principale associazione di riferimento dei professionisti della privacy in Italia ha predisposto un kit per la gestione dei dati in azienda durante la fase 2 dell’emergenza Covid-19 contenente modelli e formule utili per assicurare la tutela della riservatezza dei dipendenti.
Il kit, diramato attraverso la circolare 4-2020, comprende un modello di avviso generale sugli obblighi e le precauzioni anti-contagio, l'autodichiarazione dei dipendenti, fornitori e visitatori, l’informativa per la misurazione della temperatura corporea, le istruzioni di sicurezza per rispettare la dignità delle persone sintomatiche in caso di isolamento temporaneo, e la designazione degli autorizzati incaricati di misurare la temperatura e raccogliere le autodichiarazioni. Completano la griglia di supporto un’utilissima check list sugli adempimenti e un disciplinare dei rapporti del datore di lavoro con una figura chiave come quella del medico competente aziendale.
Elaborata con un taglio operativo per un suo pronto utilizzo, la circolare affronta le più importanti ricadute operative in materia di privacy durante la fase 2, supportando quindi gli addetti ai lavori nella predisposizione dei documenti idonei a bilanciare diritto alla salute e diritto alla privacy. L'esigenza di pubblicare il documento nasce da una preoccupazione espressa dal presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi.
“Siamo al corrente - spiega - di molte aziende, tra cui anche grandi realtà nazionali, che non avendo ben compreso quello che devono fare riguardo alla misurazione della temperatura corporea dei dipendenti che devono accedere ai luoghi di lavoro, in vista della riapertura si sono organizzate per ricorrere a dei modelli di autocertificazione da far firmare al dipendente facendogli dichiarare di non avere la febbre, per fargliene così assumere la responsabilità".
"Questa prassi - avverte - oltre che fuorviante, rischia di creare delle montagne di documenti cartacei contenenti dati sensibili che implicherebbero trattamenti talmente sproporzionati da mettere a rischio la privacy degli individui. Volendo dare il nostro contributo alla collettività, abbiamo quindi deciso di mettere a punto questo kit privacy rendendolo liberamente disponibile a tutti gli addetti ai lavori”. Anche se le circolari di Federprivacy sono generalmente riservate agli associati, quest’ultima contenente il kit privacy per la fase 2 del Covid-19 è scaricabile liberamente dall’area download del sito dell'associazione fino al 15 maggio, ed è stata anche messa a disposizione gratuitamente di oltre 20mila consulenti del lavoro.