Credito, Unimpresa: prestiti aziende crollati di 42 miliardi in 12 mesi

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In ribasso sia i crediti a breve termine (-16 miliardi) sia i finanziamenti di medio e lungo periodo (-25 miliardi). In salita di 5 miliardi invece i prestiti alle famiglie

Strada sbarrata per le imprese italiane in banca: i prestiti alle aziende, secondo un rapporto di Unimpresa sul credito relativo all'ultimo anno sono crollati di quasi 42 miliardi in 12 mesi (-6%) trainati al ribasso sia dai crediti a breve termine (-16 miliardi) sia dai finanziamenti di medio e lungo periodo (-25 miliardi). In salita di 5 miliardi invece i prestiti alle famiglie, trainati dal credito al consumo (+8 miliardi) e dai mutui (+3,9 miliardi), comparti che hanno evitato il tracollo e compensato il pesante calo registrato sul fronte dei prestiti personali (-7,8 miliardi). In totale, lo stock di impieghi al settore privato è diminuito di oltre 37 miliardi, secondo il rapporto, passando da 1.304 miliardi a 1.266 miliardi: in media oltre 3 miliardi al mese tagliati ad aziende e cittadini.

Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale negli ultimi 12 mesi, da febbraio 2019 a febbraio 2020, le rate non pagate (sofferenze) sono calate: nell'ultimo anno si è registrata una diminuzione di oltre 28 miliardi (-28,47%) da 164 miliardi a 71 miliardi.

In leggera salita i prestiti alle famiglie

Risultano complessivamente in leggera salita, invece, di 4,1 miliardi (+0,66%) i prestiti alle famiglie, passati da 627,2 miliardi a 631,3 miliardi: in particolare, è salito di 8,1 miliardi (+7,77%) il credito al consumo (denaro concesso per acquistare elettrodomestici, automobili, televisori e smartphone) passato da 103,7,06 miliardi a 111,8 miliardi; in aumento anche i mutui di 3,9 miliardi (+1,03%), saliti da 379,9 miliardi a 383,8 miliardi; in deciso calo, invece, i prestiti personali, scesi di 7,8 miliardi (-5,47%) da 143,5 miliardi a 135,6 miliardi. "Lunedì si apre una fase cruciale per il futuro del Paese, quando partiranno milioni di richieste da parte delle pmi italiane per finanziamenti garantiti dallo Stato grazie al decreto liquidità" commenta il vicepresidente di Unimpresa, Salvatore Politino. "Il rischio è che le aziende perderanno tempo. Chiediamo alle banche trasparenza" afferma.

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