Coronavirus: Fondirigenti, boom smart working lascerà tracce anche in futuro

Lavoro
Getty Images

Ricerca del Fondo interprofessionale promosso da Confindustria e Federmanager per la formazione continua dei dirigenti d’impresa, su un campione di oltre 800 aziende

L’emergenza coronavirus ha indotto le aziende a ricorrere in massa al lavoro da casa: lo smart working piace ai lavoratori, riduce i costi delle imprese, aumenta la produttività, e lascerà sicuramente tracce stabili anche in un futuro post Covid. Occorre però implementare la formazione, anche quella dei manager che devono guidare il processo. Sono queste le conclusioni di una ricerca condotta da Fondirigenti il Fondo interprofessionale promosso da Confindustria e Federmanager per la formazione continua dei dirigenti d’impresa, su un campione di oltre 800 aziende distribuite sull’intero territorio nazionale.

Poledrini (Fondirigenti), presto iniziative sul lavoro agile

“Abbiamo promosso questa quick survey - afferma Carlo Poledrini, presidente di Fondirigenti - nel mezzo dell'emergenza sanitaria e l'interesse riscontrato da manager e imprese ci conferma quanto sia importante investire sui temi del lavoro agile. Avvieremo già quest'anno altre iniziative di livello nazionale, in linea del resto con il grande sforzo che Fondirigenti sta compiendo su digitalizzazione e innovazione della cultura manageriale”.

In smart working poco meno di metà dei lavoratori

Attualmente operano in modalità lavoro agile poco meno della metà dei lavoratori, per l’esattezza il 46,19%, di tutte le imprese che hanno accettato di rispondere alla quick survey proposta da Fondirigenti, ma vi è la percezione di poter aumentare questa percentuale fino a coinvolgere sei lavoratori su dieci (il 58,6%) con un incremento del 12%. Un campione qualitativo, quello scaturito dalla ricerca, che ben rappresenta la ripartizione degli aderenti al Fondo: per il 90% a rispondere sono state piccole e medie imprese, e per i tre quarti si tratta di aziende operanti nel Nord, per il 15% nel Centro e il 10% nel Mezzogiorno.

I più letti