Istat, stop 2,1 mln attività per 7,1 mln lavoratori

Lavoro
Getty Images
Istat_GettyImages

Tali imprese generano - sulla base dei dati riferiti al 2017 - 1.334 miliardi di euro di fatturato (il 41,4% del livello complessivo) e 309 miliardi di valore aggiunto (il 39,5% del totale)

Considerando l'universo di riferimento del sistema delle Structural Business Statistics (SBS), le attività formalmente sospese riguardano 2,1 milioni di imprese (poco meno del 48% del totale), che impiegano 7,1 milioni di addetti (di cui 4,8 milioni dipendenti). Lo rileva l'Istat in un rapporto sull'impatto del Covid-19 nel tessuto produttivo. Tali imprese generano - sulla base dei dati riferiti al 2017 - 1.334 miliardi di euro di fatturato (il 41,4% del livello complessivo) e 309 miliardi di valore aggiunto (il 39,5% del totale). E' necessario sottolineare che tale quantificazione non prende in considerazione le unità produttive che pure operando in settori con attività sospesa hanno notificato richiesta di deroga alla prefettura competente.

Per quanto riguarda l'effetto sull'occupazione, i settori sospesi rappresentano il 30,6% di quelli ad alta attivazione, mentre è maggiore l'incidenza nelle classi ad attivazione minore. I provvedimenti di limitazione dell'attività produttiva sembrano dunque determinare un impatto complessivo inferiore in termini occupazionali, rispetto a quello sul valore aggiunto. In termini di valore aggiunto per addetto, infine, le attività economiche sospese sembrano attivare soprattutto valore aggiunto a media produttività: i settori sospesi rappresentano infatti il 38,1% di quelli che attivano valore aggiunto a bassa produttività. L'incidenza risulta superiore per le classi di attivazione di produttività medio-bassa (57,4%), medio-alta (60,6%) e alta (52,7%).

I più letti