Il rinnovo contrattuale dei dirigenti delle Funzioni centrali della precedente tornata 2016-2018 è stato firmato all'Aran. Permetterà aumenti medi mensili di circa 260 euro
Il nuovo contratto dell’Area dirigenziale delle Funzioni centrali, firmato dall’Aran e dai sindacati per il triennio normativo 2016-2018, riguarda circa 6.700 dirigenti pubblici e professionisti delle amministrazioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici) e consentirà di riconoscere aumenti medi mensili di circa 260 euro, diversificati tra le varie categorie. Nel campo di applicazione sono compresi anche i dirigenti sanitari del ministero della Salute e dell’Aifa e i professionisti medici degli enti previdenziali. E’ quanto segnala l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran).
Gli aumenti
Una parte degli incrementi retributivi del nuovo contratto per la Dirigenza delle Funzioni centrali, firmato oggi all'Aran, è stata finalizzata alla retribuzione di risultato, al fine di premiare i dirigenti e i professionisti con le valutazioni più elevate. Il contratto sottoscritto oggi è immediatamente efficace. "Il negoziato – si legge in una nota dell’Aran - ha scontato le difficoltà derivanti dalla confluenza, in un’unica area contrattuale, di ambiti e realtà diversificate. Vi è stata quindi la necessità di omogeneizzare storie contrattuali diverse, avendo comunque l’obiettivo di razionalizzare e semplificare le precedenti regole contrattuali. In tale ottica, è stata infatti definita una disciplina comune degli istituti del rapporto di lavoro quali le ferie, la malattia, la responsabilità disciplinare".
“Il contratto definisce un nuovo e più funzionale sistema delle relazioni sindacali, -si spiega - in quanto introduce misure a tutela dei dirigenti con gravi patologie che necessitano di terapie salvavita, misure a tutela delle donne vittime di violenza, ferie e riposi solidali in favore di dirigenti e professionisti che debbano assistere figli minori bisognosi di cure. E’ stato, inoltre, rivisto e aggiornato il codice disciplinare. Sono infine stati previsti alcuni meccanismi di tutela economica, limitati ai soli casi in cui il dirigente abbia conseguito una valutazione positiva, quando l’incarico sia stato revocato a seguito di riorganizzazioni o quando sia affidato un incarico di valore inferiore rispetto al precedente”.