Giovani: Eurispes, il colore del successo? Carriera, amici e salute

Lavoro

In Italia i ragazzi che aspirano ad un lavoro dipendente.

Per i giovani il raggiungimento del successo è la misura più importante per la realizzazione della propria personalità. E' quanto emerge da un’indagine realizzata in Italia, Germania, Polonia e Russia sui giovani e la loro idea di futuro e presentata nella sede dell'Eurispes.

Tra i criteri principali che i giovani indicano per definire cosa sia il successo nella vita prevalgono i motivi di realizzazione personale: il successo nella carriera (30,6% Russia, 27,8% Germania, 20,7% Polonia, 18,6% Italia); la possibilità di vivere una vita interessante (40% Germania, 39,9% Russia, 25,2% Polonia, 10,2% Italia); di avere amici (37,5% Polonia, 37,3% Russia, 36,6% Germania, 30,4% Italia); o una buona salute (38% Germania, 37,9% Polonia, 36,7% Russia, 36,2% Italia).

Nei quattro Stati presi in considerazione, i giovani intervistati hanno dichiarato che, in una prospettiva di 10-15 anni, dopo aver ricevuto un’istruzione e trovato un posto adeguato nel mercato del lavoro, saranno in grado di esprimere il loro potenziale raggiungendo una posizione nella scala sociale di valore quasi doppio rispetto a quella attuale (dinamiche: Italia da 61,9% a 75,3%; Germania da 45,3% a 79,4%; Polonia da 42,6% a 73%; Russia da 35,5% a 81,3%).

I commenti degli esperti

"Abbiamo chiesto ai giovani - commentano spiegano Svetlana Varlamova ed Elena Kayshauri, del Centro federale di sociologia teorica e applicata, Accademia della Scienze di Russia - il livello di posizione sociale e professionale che si prefiggono di raggiungere nel futuro. E un dato, in particolare, ci ha stupito". 

"In Italia - spiegano - rispetto ai giovani degli altri paesi, abbiamo riscontrato un numero molto più alto di ragazzi che aspirano ad un lavoro dipendente (il 63,3% rispetto al 25,8% della Polonia, al 20,1% della Germania e al 12,7% della Russia)". 

Parallelamente, dicono, "sono lo zero per centro coloro che vorrebbero essere imprenditori di grandi imprese (contro il 21,6% della Polonia, il 12,4% della Germania, il 19,6% della Russia)".

 

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