Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a gennaio 2020 sono state 9,4 milioni
Nel mese di gennaio il numero delle ore di Cig autorizzate in totale è stato pari a 21,3 milioni, in aumento del 40,6% rispetto allo stesso mese del 2019 (15,2 milioni). Lo comunica l'Inps. Nel dettaglio le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a gennaio 2020 sono state 9,4 milioni. A gennaio 2019, erano state 7,2 milioni: di conseguenza, la variazione tendenziale è pari a +31,4%. In particolare, la variazione tendenziale è stata pari a +28,3% nel settore 'Industria e +40,2% nel settore Edilizia. La variazione congiunturale registra, nel mese di gennaio 2020 rispetto al mese precedente, un incremento pari al 7,7%.
Cig straordinaria, +52,6% su anno
Quanto alla Cig straordinaria, il numero di ore autorizzate a gennaio è stato pari a 11,9 milioni, di cui 2,6 milioni per solidarietà, registrando un incremento pari al 52,6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, che registrava 7,8 milioni di ore autorizzate. A gennaio su base mensile la variazione congiunturale è stata pari al +57,6%. Infine gli interventi di Cig in deroga sono stati pari a circa mille ore autorizzate con un decremento del 99,5% su base annua. Su base mensile c'è stata una contrazione dell'83,6%.
Cisl, segnale preoccupante
"Dopo che il 2019 si era chiuso con il 20% in più di ore autorizzate di cassa integrazione rispetto all’anno precedente, ora il nuovo dato di gennaio conferma questa tendenza, con una crescita del 30% su dicembre, un segnale davvero preoccupante, soprattutto considerando che è quasi esclusivamente la cassa straordinaria a salire, cioè quella che è indice delle crisi più strutturali", ha commentato Luigi Sbarra, il segretario generale aggiunto Cisl. "Inoltre a dicembre 2019 - rileva - sono in aumento del 3,7% rispetto al mese di dicembre 2018 anche le domande di Naspi. Neppure i dati dell’Osservatorio precariato dell’Inps offrono motivi per essere ottimisti. Infatti, pur proseguendo la differenziazione fra andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, in aumento, e andamento dei rapporti a tempo determinato, in calo, il trend occupazionale risulta in decelerazione, seppur ancora positivo. Si tratta di dati allarmanti, che rispecchiano il calo della produzione industriale". Il Governo, osserva Sbarra "deve uscire dall’immobilismo su questi temi ed aprire la annunciata fase due con misure per la crescita, altrimenti il rischio di una nuova recessione è dietro l’angolo, quando ancora il Paese non ha finito di riprendersi dalla precedente. Anche sui temi delle politiche del lavoro è necessario riprendere il confronto, a partire dal potenziamento delle politiche attive, dalle modifiche al decreto dignità, dalle misure per l’occupazione femminile, dal rafforzamento degli ammortizzatori sociali, su cui il decreto milleproroghe appena approvato è intervenuto in maniera del tutto insufficiente e su cui abbiamo appena chiesto, con Cgil e Uil, un incontro alla Ministra Catalfo".
Uil, stato di forte sofferenza
I dati sulla cig " fotografano uno stato di forte sofferenza del nostro sistema produttivo e di crescente preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori". E' Ivana Veronese, segretaria confederale Uil a commentare i dati sull'andamento degli ammortizzatori sociali elaborati dall'Inps sottolineando l’ulteriore e negativo dato della crescita delle domande di Naspi che, nel 2019, raggiungono oltre 2 milioni, con un aumento dell’1,8% rispetto al 2018. "Davanti a questi dati, il Governo deve rapidamente aprire il confronto con le Parti Sociali con l’obiettivo di fronteggiare le tante crisi industriali in atto. Devono partire velocemente gli investimenti, a cominciare dal Sud che soffre in maniera maggiore", commenta ancora. "Allo stesso tempo bisogna creare le condizioni per un più efficace ed efficiente sistema di incontro domanda-offerta che dia speranze occupazionali a chi è in cerca di lavoro. Urge lavoro, lavoro di qualità", conclude.
Ugl, forte aumento cig a gennaio
“I dati diffusi dall’Inps evidenziano un forte aumento della cassa integrazione a gennaio, soprattutto nel Sud Italia. Per questo è necessario che il Governo intervenga affinché ci sia una ripresa del ‘sistema Paese’, anche grazie ad un dialogo più concreto con le parti sociali''. Lo afferma il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, in merito ai dati riportati dall’Osservatorio cassa integrazione guadagni dell'Inps. E’ altresì necessario, secondo il sindacalista, ''coinvolgere attivamente il tessuto imprenditoriale italiano con politiche di welfare volte a creare nuova occupazione e favorire così l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”.