Secondo la Banca Centrale la debolezza del manifatturiero continua a frenare la dinamica espansiva anche se il perdurare della crescita dell'occupazione, per quanto a un ritmo più lento, e l'aumento delle retribuzioni, continuano a sostenere la tenuta dell'economia
La Bce registra la “prosecuzione della crescita dell'economia nell'area dell'euro, seppur moderata. In particolare, la debolezza del settore manifatturiero continua a frenare la dinamica espansiva” dell'Eurozona. Lo scrive la Banca Centrale Europa nel Bollettino Economico, in cui evidenzia come comunque “il perdurare della crescita dell'occupazione, per quanto a un ritmo più lento, e l'aumento delle retribuzioni continuano a sostenere la capacità di tenuta dell'economia”.
Il commento di Lagarde
Secondo la presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione a Bruxelles davanti alla commissione Econ del Parlamento Europeo, presieduta da Irene Tinagli (Pd) l’economia dell'area euro “continua a crescere, anche se con uno slancio modesto”, sottolineando che si tratta di sviluppi “complessivamente in linea con le nostre aspettative”.
L’economia interna, ricorda ancora Lagarde, “resta relativamente resiliente. I consumi privati, per esempio, sono cresciuti dello 0,5% nel terzo trimestre del 2019, sulla scorta di ulteriori miglioramenti nelle condizioni di lavoro. Il tasso di disoccupazione si attesta al 7,8%, ai minimi dal luglio 2008. Il numero delle persone occupate continua ad aumentare ed è salito di oltre 11 mln da metà 2013”, conclude.