Lavoro, Inps: in primi 11 mesi oltre 6,6 mln assunzioni, aumenta tempo indeterminato

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A novembre 2019 il saldo tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi risulta positivo, pari a +176.000. Il trend occupazionale, pur rimanendo tuttora positivo, risulta in decelerazione

Nei primi undici mesi del 2019 le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, sono state 6.667.000. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono aumentate le assunzioni con contratti a tempo indeterminato, di apprendistato, stagionali e intermittenti; risultano invece in contrazione le assunzioni con contratti a tempo determinato e in somministrazione. E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps.  Le cessazioni nel complesso sono state 6.154.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione e di rapporti a termine; in crescita risultano invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale, in apprendistato e a tempo indeterminato. 

5,1% assunzioni ‘incentivate’

Nel periodo gennaio-novembre 2019 99.482 rapporti di lavoro (53.927 assunzioni e 45.555 trasformazioni a tempo indeterminato) hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-7,9%). I rapporti incentivati costituiscono il 5,1% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni). La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (cpo), a novembre 2019 si attesta intorno alle 18.000 unità (in linea rispetto allo stesso mese del 2018); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 233 euro. 

Più trasformazioni a tempo indeterminato

Nel periodo gennaio-novembre 2019 rispetto al corrispondente periodo 2018 vi è stato un netto incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, passate da 463.000 a 653.000 (+190.000, +41,1%); in crescita risultano anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (passate da 60.000 a 76.000: +25,5%). Il saldo annualizzato a novembre 2019 (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) risulta positivo, pari a +176.000, inferiore a quello registrato in tutti i 12 mesi precedenti nonché a quello registrato alla fine di novembre 2018 (+368.000). Il trend occupazionale, pertanto, pur rimanendo tuttora positivo, risulta in decelerazione. 

Prosegue la netta differenziazione, emersa fin dagli inizi del 2018, fra andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato da un lato e andamento dei rapporti a tempo determinato dall’altro: infatti il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è passato da +109.000 (11/2018) a +383.000 (11/2019) mentre quello dei rapporti a tempo determinato è andato in direzione opposta, passando da +108.000 (11/2018) a –257.000 (11/2019). 

 

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