Soddisfazione dell’assessore regionale della Sardegna Zedda.
Incontro oggi a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, sulla vertenza Sider Alloys, ex Alcoa, di Portovesme. Al tavolo tecnico, presieduto della sottosegretaria Alessandra Todde, erano presenti le assessore regionali dell'Industria e del Lavoro, Anita Pili e Alessandra Zedda. Per la Regione, la riunione di oggi è un significativo passo avanti: "Abbiamo ottenuto - spiega l'assessora Zedda - l’impegno da parte del governo di una accelerazione definitiva che consenta il riavvio in tempi brevi dello stabilimento e la messa in sicurezza dell’occupazione".
L’azienda, secondo quanto riferiscono dalla Regione, ha confermato quanto annunciato lo scorso novembre in merito alla riorganizzazione e ristrutturazione dello stabilimento di Portovesme che coinvolge circa 800 dipendenti tra diretti e indotto, cioè l’intenzione di procedere con il progetto, a patto che si definisca la trattativa sulle garanzie fideiussorie richieste dal fornitore dell’energia (Enel).
"Abbiamo chiesto di riattivare il comitato tecnico che non si riunisce dal 2018 e che ha il compito di monitorare la realizzazione del piano industriale previsto dagli accordi siglati", precisa l’assessora Pili.
Il commento del sottosegretario Todde
“E’ prioritario per il Mise – ha detto il sottosegretario al ministero dello Sviluppo, Alessandra Todde - che venga al più presto siglato l’accordo sul costo dell’energia e per questo motivo siamo impegnati, insieme a tutti i soggetti coinvolti, a definire gli aspetti relativi alla struttura del contratto. Siamo consapevoli che i tempi sono strettissimi perché il territorio del Sulcis ha bisogno di risposte immediate per far riprendere la produzione di alluminio in Sardegna e salvaguardare i lavoratori”. Il confronto tra le parti proseguirà nei prossimi giorni in sede locale, in vista di un nuovo incontro al Ministero.
In apertura dell’incontro Todde ha ribadito infatti "l’importanza strategica" del sito produttivo, per il quale è in corso un’interlocuzione costante tra l’azienda, Invitalia ed Enel, al fine di sottoscrivere in tempi brevi il contratto sul costo dell’energia. "E’ questo - ha aggiunto - un fattore propedeutico al riavvio della produzione dello stabilimento di Portovesme".