Reddito di cittadinanza a oltre 1 milione di famiglie, la media è di 493 euro

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L’Inps pubblica i dati dell’Osservatorio: il 67% dei nuclei percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro e l’1% un importo mensile superiore a 1.200 euro. Nel Sud e Isole il 61% dei percettori

Al 7 gennaio 2020, 1,6 milioni i nuclei familiari ad aver presentato una domanda di reddito/pensione di cittadinanza: 1,1 milione (67%) sono state accolte, 88 mila (5%) sono in lavorazione e 457 mila (28%) sono state respinte o cancellate. E' quanto si legge nell'Osservatorio Inps. Analizzando le domande pervenute per canale di trasmissione si evince che l’80% viene trasmesso dai caf e dai patronati e il 20% dalle Poste Italiane; quest’ultima percentuale sale al 31% se consideriamo le domande pervenute dalle regioni del Nord e scende al 15% per quelle pervenute dalle regioni del Sud e delle Isole, prosegue il Rapporto Inps. Le regioni del Sud e delle Isole, con 911 mila nuclei (56%), detengono il primato delle domande pervenute, seguite dalle regioni del Nord, con 463 mila nuclei (28%), e da quelle del Centro con 268 mila nuclei (16%). L’importo medio mensile erogato dall’istituzione della prestazione ad oggi è pari a 493 euro, con un importo superiore del 7% rispetto a quello nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore dell’8% e del 14% rispettivamente nelle regioni del Centro e del Nord, prosegue l'Inps. L’importo medio mensile varia anche in funzione della prestazione percepita: mediamente vengono erogati 532 euro per il reddito di cittadinanza e 222 euro per la pensione di cittadinanza. 

90% percettori sono italiani

Il 67% dei nuclei percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro e l’1% un importo mensile superiore a 1.200 euro. La classe modale, prosegue l'Inps, risulta quella dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (202 mila). Tornando alle domande di Rdc e di Pdc accolte i nuclei percettori si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 61% del totale, seguono le regioni del Nord con il 24% ed infine quelle del Centro con il 15%. La regione con il maggior numero di nuclei percettori di reddito/pensione di cittadinanza è la Campania (19% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede il 55% dei nuclei beneficiari. Quanto alla cittadinanza del richiedente, la prestazione nel 90% dei casi risulta erogata ad un italiano, nel 6% ad un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 3% ad un cittadino europeo ed infine nell’1% a familiari dei casi precedenti.

Circa 50mila beneficiari hanno perso il diritto al reddito 

Relativamente alla decadenza delle domande l'Inps annota come, ad oggi, risulta che 56 mila nuclei, di cui 50 mila beneficiari di reddito di cittadinanza e 6 mila di pensione di cittadinanza, hanno perso il diritto al beneficio. Tra i motivi sono: rinuncia del beneficiario (8% dei nuclei), variazione della situazione reddituale del nucleo (10%), variazione della composizione del nucleo ad eccezione di nascita e morte (39%) e infine variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo (42%).

 

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