Lo Stato non sa neanche quanto spende in agevolazioni nazionali e locali e quindi non ha idea di quanto denaro ha a disposizione.
"L’Italia è tra i Paesi in cui la differenza tra la retribuzione lorda e netta è maggiore. Un dipendente con un reddito medio e senza persone a carico costa il 47,88% in più rispetto al netto che percepisce. E cosa vuol fare il dicastero di Gualtieri? Un decreto che consenta di ridurre le tasse per 14 milioni di lavoratori con un reddito da lavoro dipendente fino a 35.000 euro quando il 60% del costo è a carico del datore di lavoro e solo il 14% a carico del lavoratore: tra l’altro un reddito fino a 35mila euro non è certo la fascia dei più deboli''. E' quanto scrive, in un documento, Federcontribuenti riguardo la spesa assistenziale italiana.
Continua Federcontribuenti: ''Lo Stato non sa neanche quanto spende in agevolazioni nazionali e locali e quindi non ha idea di quanto denaro ha a disposizione eppure, si continuano ad ipotecare 100 miliardi di euro in deficit in misure che non hanno contrastato la povertà perché non hanno inciso sulla disoccupazione come sui redditi dei pensionati, o dei dipendenti privati o delle Partite Iva”.
Per non parlare "delle 468 spese fiscali tra detrazioni, bonus e deduzioni" che generano 80 miliardi di euro di spesa pubblica ''e che nessuno sa a chi vanno perché - rileva l'associazione dei consumatori - manca una banca dati sull’assistenza".