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Contratti: Unisin sigla accordo per bancari

Lavoro

Il segretario Emilio Contrasto: “Incremento di 190 euro mensili, che sarà suddiviso in tre tranches, delle quali la prima già da gennaio 2020”.

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"Uno dei migliori contratti di lavoro firmati negli ultimi venti anni, un contratto per i bancari, la clientela e il Paese". Emilio Contrasto, segretario generale di Unisin/Confsal-unità sindacale Falcri-Silcea- Sinfub, commenta così la sigla posta sul nuovo ccnl del settore del credito dopo mesi di trattative in cui si è più volte sfiorata la rottura fra sindacati e Abi. Il vecchio contratto era scaduto il 31 dicembre 2018. "L’incremento di 190 euro mensili, che sarà suddiviso in tre tranches - spiega Contrasto - delle quali la prima già da gennaio 2020, ci consente di affermare di aver centrato pressoché pienamente l’obiettivo economico. Abbiamo migliorato gli aspetti di natura sociale e importante è anche il rafforzamento delle tutele sul piano disciplinare e su quello delle responsabilità civili e penali per i colleghi e il recepimento nel contratto delle previsioni contro le pressioni commerciali contenute nell’accordo di settore". 

Contrasto, ‘rafforzata area contrattuale’

"Di fondamentale importanza - prosegue il segretario generale di Unisin/Confsal - è inoltre il rafforzamento dell’area contrattuale che ricomprenderà la gestione dei crediti deteriorati (npl e utp) a garanzia dei lavoratori e della clientela in generale. Rappresenta invece una grande novità la cabina di regia sulla digitalizzazione che ci consentirà di governare i cambiamenti organizzativi e del lavoro derivanti dalle nuove tecnologie che sempre più investiranno il settore". La trattativa non ha risparmiato insidie: infatti, continua il segretario generale di Unisin/Confsal, "abbiamo respinto diversi attacchi dei banchieri, abbiamo dovuto trovare una mediazione su alcuni aspetti riuscendo comunque a contenere fortemente le modifiche sulla mobilità rispetto a quanto inizialmente richiesto da Abi". "Nel settore - sottolinea - siamo chiamati ad affrontare situazioni complicate e nuove crisi bancarie. Anche per questo aver definito un siffatto contratto è il miglior dono che, a ridosso del Natale, potevamo fare ai lavoratori, alla clientela e all’intera economia del Paese".