Gli argomenti affrontati nel corso della terza edizione del Remf-Real estate management forum
Il futuro dell’amministratore condominiale: determinazione, approccio manageriale, formazione adeguata, regolamentazione, resilienza, tecnologie. Sono state queste le parole chiave su cui si è articolata la terza edizione del Remf-Real estate management forum. Il tema 'L’amministratore, dalle riunioni di condominio alle assemblee degli azionisti' è la continuazione di quanto già detto nelle precedenti due edizioni, ovvero la necessità impellente di un cambiamento di mentalità che deve mettere in atto l’amministratore condominiale, tanto più in vista dell’ormai prossima quotazione in borsa di Sif Italia e dell’ingresso sul mercato di altre grandi aziende.
Il commento di Francesco di Castri
"E' dal 2005 - ha dichiarato Francesco di Castri, amministratore delegato di Sinteg Servizi immobiliari integrati, che in collaborazione con Sif Italia ha organizzato il convegno - che affermo che l’amministratore ha bisogno di nuove competenze. Ci sono complessi condominiali in alcune città del mondo dove il gestore è in grado di controllare lo stato dell’immobile e agire, in caso di disservizio, attraverso uno schermo interattivo".
"In Italia, invece, siamo legati, nella maggior parte dei casi, a vecchie procedure di gestione - ha avvertito - che generano sempre le stesse problematiche. In sintesi, la forma mentis manageriale è ancora una caratteristica per pochi addetti ai lavori. Ma la buona notizia è che il mercato italiano è pronto al cambiamento perché tanti sono gli imprenditori e gli investitori interessati al nostro territorio. Che cosa manca? Le idee, gli stimoli, l’esempio. Oggi più che mai nel nostro settore, per evitare di assistere alla morte dell’amministratore, sono necessari non solo i capitali finanziari ma soprattutto quelli intellettuali".
"E' da qui - ha spiegato Francesco di Castri - che si parte, ovvero capire quanto sia importante prendersi cura del proprio cliente e offrire, con intelligenza e cortesia, servizi e non più solo adempimenti alle norme. Solo in questo modo si può vincere questa guerra dei poveri che è in corso ormai da tempo, dove per vivere, o meglio sopravvivere, gli amministratori (con pochissime eccezioni) preferiscono giocare al ribasso: minor costo, minore attenzione al cliente e diverse carenze nei servizi. La vera svolta, ma non è una novità neanche questa, è uscire dallo schema del vecchio amministratore ed entrare in quello dell’imprenditore manager".
"Che cosa vuol dire - ha aggiunto - essere manager nel mondo condominiale? Sviluppare sinergie, condividere idee, realizzarle e offrire ai condomini più di quanto essi stessi paghino grazie allo sfruttamento di risorse mai comprese prima: i clienti, la loro attenzione, le loro abitudini di consumo, la soddisfazione dei loro bisogni. E’ infatti grazie all’attenzione di tantissime persone che si può fruire gratuitamente di Facebook, Google, Whatsapp, e così via".
"Con la stessa logica, Sinteg - ha detto - ha sviluppato un progetto in cooperazione con Laserwall, azienda lombarda che da tempo installa gratuitamente delle bacheche interattive all’interno degli edifici di Milano e Roma, con Sif Italia, la più grande società italiana operante nell’amministrazione condominiale, oggi controllante molti studi in varie regioni italiane, e con Guardian srl, azienda riminese che ha sviluppato un evolutissimo impianto di rilevazione tramite sensori domotici, capaci di rilevare fuoriuscite di liquidi, incendi, terremoti ed altre condizioni fisiche, tipiche di danneggiamenti o condizioni di pericolo, che consentono all’amministrazione del condominio di intervenire (o avvisare i condomini) tempestivamente".
"In pratica - ha continuato l'amministratore delegato di Sinteg Servizi immobiliari integrati - la bacheca funge da collettore dei segnali emessi dai singoli sensori e li trasmette al contact center di Sinteg, operativo h24. Una fuoriuscita di acqua dall’autoclave verrebbe rilevata in pochi secondi, ancor prima che i condomini possano accorgersene, prima che l’acqua possa danneggiare impianti o allagare ambienti. Inoltre, con un solo tocco sullo schermo, i condomini possono attivare la comunicazione vocale con il contact center e richiedere l’intervento di un tecnico, di un’ambulanza, della polizia o semplicemente alcune informazioni. L’eventuale problema impiantistico verrebbe messo in evidenza sulla bacheca e sarebbero inviati automaticamente sms ed email a tutti i condomini spiegando il problema e comunicando i tempi attesi per la soluzione".
"Grazie ai manutentori di Sif Italia - ha fatto notare - l’intervento e garantito in 90 minuti. E grazie alle chiavi di accesso digitali, utilizzabili una sola volta e inviate dal Contact Center Sinteg, l’accesso dei manutentori all’immobile è immediato e controllato, senza dover disporre delle tradizionali chiavi metalliche, non sempre disponibili in casi di emergenza".
"Quanto costerà - ha sottolineato - avere un palazzo monitorato e assistito h24? 18 euro mensili (totale per ogni scala di 5 piani fino a 20 unità immobiliari) ma il costo sarà completamente assorbito dagli sconti applicati dalla compagnia di assicurazione, già coinvolta da Sif Italia, e interessatissima al progetto. Al momento il servizio è già stato attivato, con successo, in un complesso condominiale di Milano, ma presto se ne aggiungeranno molti altri".
Il commento di Carlo Pikler
Della necessità di passare da una forma mentis artigianale/tradizionale a una manageriale ne è convinto anche l’avvocato Carlo Pikler che insieme al collega Rosario Dolce hanno depositato il progetto della Norma Uni per la certificazione dei formatori dm 140/2014, ora in attesa del primo tavolo di lavoro che vedrà coinvolti tutti gli stakeholder del settore.
"Sono circa sei mesi - ha affermato Pikler - che lavoriamo a questo progetto perché è fondamentale formare dei buoni amministratori se si vuole avere dei condomini consapevoli e responsabili, ma per realizzare una norma efficace ed efficiente è necessario il coinvolgimento di tutti. La nostra idea si sviluppa su diverse macro categorie, giuridica, tecnica, tecnologica, fiscale, manageriale, comportamentale, attraverso cui sviluppare i programmi. Abbiamo preferito, poi, dividere le aree per focalizzare l’attenzione su ciò che serve dividendole in formatori (per la stesura dei programmi) e associazioni (per il supporto logistico)".
Hanno dato il loro contributo al convegno anche Daniela Zeba e Mirella Stigliano, autrici di 'La tempesta perfetta', David Campomaggiore, editore di 'Imprenditore condominiale', Marco Quagliariello, ideatore di Condominio in fiera, Concetta Cinque, presidente di Assiac, Fabrizio Travaglia, vicepresidente di Laic, Luigi Rinzivillo, coordinatore Lazio di Valore aggiunto, Giuseppe Rigotti, direttore della BMSchool, Giovanni Zullo, presidente di MBItalia.