Italia-Germania, al via cooperazione in formazione lavoro

Lavoro

E’ stata firmata oggi una dichiarazione comune d’intenti tra i due Paesi da parte del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e dal Sottosegretario di Stato al Lavoro e agli Affari sociali tedesco, Rolf Schmachtenberg

 

Al via la cooperazione tra Italia e Germania nel settore della formazione lavoro. E’ stata firmata oggi una dichiarazione comune d’intenti tra i due Paesi da parte del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e dal Sottosegretario di Stato al Lavoro e agli Affari sociali tedesco, Rolf Schmachtenberg. 

L’intervento di Catalfo

“Abbiamo sottoscritto una lettera d'intenti sull'apprendistato e la formazione -spiega il ministro Catalfo- la formazione è importante sia nei periodi di transizione da un lavoro ad un altro, sia nel momento dell’inserimento lavorativo. Noi stiamo puntando come Governo anche sul sistema duale e sull’apprendistato. La Germania in questo senso applica questi strumenti e investe in formazione già da tempo”. “Questa è stata una occasione per scambiare le proprie esperienze, in modo da creare un collegamento per una formazione mirata che risponda in modo coerente alle richieste del sistema produttivo e quindi consenta il reale inserimento lavorativo”, aggiunge Catalfo. “Ci sono diversi progetti -continua- in comune in diverse parti d'Italia, che vogliamo implementare per rafforzare il sistema delle competenze della formazione mirata per l'inserimento lavorativo. Quindi si continua sull’investimento in politiche attive del lavoro”, rimarca. 

Il dialogo

Italia e Germania avvieranno un dialogo politico sui sistemi e sulle riforme riguardanti l'istruzione e la formazione professionale in entrambi Paesi e progetti di cooperazione e dialogo tra esperti sullo sviluppo e sulla sperimentazione di formati innovativi dell'istruzione e formazione professionale, e in stretta collaborazione con la Camera di Commercio italo-germanica di Milano e con le Camere di Commercio italiane in Germania, nonché con le parti sociali e le organizzazioni della società civile. In più i due Paesi puntano allo scambio di esperienze e buone pratiche sull'utilizzo del Fondo sociale europeo (Fes) e del programma dell’Ue per l’occupazione e l'innovazione (Easi), nonchè su misure e azioni future da includere nei programmi Fes 2021-2027.

 

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