Prosegue il confronto tra Federmeccanica, Fim Fiom e Uilm, sul rinnovo del contratto di circa 1,3 milioni di lavoratori per i quali i sindacati hanno chiesto un aumento contrattuale 2020-2023 di circa 154 euro al V livello
Avanti con la trattativa. Procede al momento, infatti, senza particolari accelerazioni, il confronto tra Federmeccanica, Fim Fiom e Uilm, sul rinnovo del contratto di circa 1,3 milioni di metalmeccanici per i quali i sindacati hanno chiesto un aumento contrattuale 2020-2023 di circa 154 euro al V livello. Oggi al centro del nuovo incontro un report complessivo sui risultati raggiunti, con lo scorso contratto, relativamente a formazione, salute, sicurezza e inquadramento. La partita 'politica' comunque è stata aggiornata al 15 gennaio prossimo cui seguirà un nuovo round calendarizzato per il 21.
La posizione della Uilm
"Dopo questi primi tre incontri per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici da domani si deve entrare nel merito della discussione, partendo dai punti e i capitoli della nostra piattaforma", ha chiesto al termine il leader Uilm, Rocco Palombella che ha sollecitato "l'avvio a stretto giro di un confronto che dia un indirizzo politico e di metodo".
Per la Uilm infatti l'obiettivo è quello "di usare pure tutto il tempo necessario per arrivare a un accordo ma senza dilatazioni temporali inutili". Dai salari alla formazione, dalla sicurezza al welfare aziendale, passando per l’inquadramento professionale e tutte le altre nostre richieste, "bisogna iniziare a discutere", ha sollecitato Palombella.
La soddisfazione della Fiom
Soddisfatta dell'incontro il leader Fiom, Francesca Re David. “È stato illustrato il lavoro svolto dalle quattro commissioni nazionali, insediate dopo la firma del contratto nel novembre 2016 su Formazione, Salute e Sicurezza, Politiche Attive, Inquadramento. Si tratta di un lavoro acquisito dal quale è utile partire per avviare il confronto su tutti i contenuti della piattaforma", ha detto al termine del tavolo di oggi.
Le richieste della Fim Cisl
Il leader della Fim Cisl Marco Bentivogli sottolinea come alcuni temi importanti e qualificanti del contratto in scadenza, come emerso dal punto della situazione fatto sulle commissioni, non hanno trovato applicazione nei luoghi di lavoro. Per il segretario Fim Cisl “va bene lavorare in commissione purché lo si faccia in parallelo per velocizzare la trattativa. In una congiuntura complicata e preoccupante, raggiungere un’intesa soddisfacente in tempi rapidi è un fattore di reciproca responsabilità e fiducia anche perché, se parliamo di rinnovamento, bisogna essere conseguenti anche nelle modalità”.
“Occorre quindi recuperare tempo mettendo al centro i comuni obiettivi e provare ad arrivare a una sintesi alta. Questa idea di continuare a prendere tempo la ritengo estremamente pericolosa rispetto allo scenario che si va prefigurando per il settore industriale”, conclude Bentivogli.