In Italia cresce la domanda di assistenza ma cala numero dei lavoratori domestici regolari

Lavoro

Secondo Domina, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico, cala dell’1,4% la quota dei regolari. Secondo le stime, sono invece i lavoratori irregolari a crescere: stimati oggi a circa 1,2 milioni di addetti

In Italia cresce la domanda di assistenza ma scende il numero dei lavoratori domestici regolari (-1,4% dal 2017). “Il calo degli ultimi anni -commenta Lorenzo Gasparrini, segretario Domina, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico- è sintomo della difficoltà delle famiglie nel sostenere i costi dell'assistenza, soprattutto nel caso in cui l’assistito sia una persona disabile. Dai dati Istat sappiamo che tra gli over 65, i disabili sono circa 1,5 milioni, di cui 600mila versano in condizioni di isolamento per i quali l'aiuto della badante è fondamentale”, aggiunge.

Crescono i lavoratori irregolari

Dal Rapporto annuale del lavoro domestico 2019 di Domina, realizzato dall’Osservatorio nazionale Domina sul lavoro domestico in collaborazione con la Fondazione Leone Moressa, che verrà presentato giovedì 12 dicembre presso la Sala Zuccari - Senato della Repubblica, si osserva che nonostante l'invecchiamento della popolazione e la contrazione dei servizi pubblici di assistenza il numero complessivo dei lavoratori domestici regolari è diminuito del 12,9% dal 2009. Secondo le stime, sono invece i lavoratori irregolari a crescere: stimati oggi a circa 1,2 milioni.

Puntare sull’emersione del lavoro nero

“Puntiamo all'emersione dal lavoro nero -continua Gasparrini- per far sì che il gettito fiscale aggiunto, stimato dall'Osservatorio intorno ai 2 miliardi di euro (1,4 miliardi di contributi assistenziali e previdenziali e 645 milioni di Irpef e addizionali locali) possa essere riconvertito in risorse per sostenere le famiglie datori di lavoro domestico nell'affrontare i costi del lavoro di cura”.

I più letti