In occasione del Consiglio nazionale, grazie a una app interattiva, infatti, i geometri italiani hanno potuto prendere parte attivamente al congresso dicendo la loro sulle tematiche di maggiore impatto per la professione.
Oltre a celebrare i 90 anni di storia della categoria, al 45° Congresso nazionale dei geometri i 1120 partecipanti hanno voluto analizzare il ruolo strategico dei geometri nell’attuale contesto economico-sociale e demografico, scommettendo sulla propria capacità di essere in sintonia con lo sviluppo del Paese e di comprenderne le nuove esigenze. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla valorizzazione delle professioniste donne e alla preziosa leva degli under 35.
Per la prima volta insieme, il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati e la cassa geometri, che in Italia rappresentano circa 96.000 professionisti, hanno voluto riunirsi in un appuntamento programmatico volto a gettare le basi su cui lavorare insieme nel medio-lungo termine. Chiamando all’appello tutti i partecipanti: grazie a una app interattiva, infatti, i geometri italiani hanno potuto prendere parte attivamente al congresso dicendo la loro sulle tematiche di maggiore impatto per la professione. Nei 4 tavoli di scenario e i 12 tavoli tematici, organizzati durante la tre giorni, sono state raccolte oltre 500 idee rielaborate e sintetizzate con l’aiuto di tre metodologie certificate.
Le cinque dimensioni strategiche trasversali
Sono cinque le dimensioni strategiche trasversali emerse dal dibattito intercorso con l’obiettivo di definire gli argomenti di interesse comune, approfondire i temi specifici della categoria e scandagliare tutte le possibilità e le soluzioni per avere maggiori opportunità di crescita in un mercato in constante evoluzione.
- Laurea del geometra: il corso di laurea triennale professionalizzante e abilitante è considerato dalla quasi totalità dei partecipanti al congresso una leva strategica per la crescita qualitativa e quantitativa della categoria. - Formazione: la formazione obbligatoria deve essere tempestiva e funzionale a presidiare le aree professionali più innovative. Fornendo nozioni sia trasversali sia fortemente specialistiche e in linea con le richieste del mercato. - Comunicazione: è considerata cruciale sia quella interna verso gli iscritti per implementare l’informazione e la conoscenza di tematiche e di normative del settore sia quella esterna verso il pubblico perché volta ad incrementare la visibilità e la reputazione della categoria.
- Digitalizzazione: per i geometri italiani, è fondamentale conoscerla per verificarne l’effettiva potenzialità di sviluppo e valutarne di volta in volta l’utilizzo specifico.
- Geometra manager: da imprenditori di sé stessi a manager a tutto tondo. I geometri italiani fanno il punto anche sull’evoluzione dei modelli organizzativi, relazionali, strutturali e di business che possono rispondere al meglio alle sfide della professione del futuro.
Il commento di Maurizio Savoncelli
“Il format del congresso è stato fortemente innovativo. Abbiamo deciso di puntare sulle idee e sulle sinergie che, grazie all’impegno di tutta la categoria, si possono mettere a sistema per garantire il futuro della professione e del Paese". A dirlo Maurizio Savoncelli, presidente Consiglio nazionale geometri e geometri laureati.
"Tra i tanti punti di vista emersi - sottolinea - siamo orgogliosi che il congresso abbia pienamente legittimato la richiesta di attivazione del corso di laurea professionalizzante e abilitante con una presa di posizione forte e univoca da parte di tutti i geometri. Tanto più che la più grande opera pubblica per i prossimi 30 anni sarà la messa in sicurezza del territorio italiano. E non si potrà certo prescindere dalle competenze dei singoli".
Il commento di Diego Buono
"Abbiamo vissuto 10 anni di crisi che hanno pesato su tutte le professioni. Eppure, la nostra categoria continua ad avere appeal e lo dimostrano i dati, a partire da quelli sui redditi". A dirlo Diego Buono, presidente della Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti.
"La nostra forza - avverte - è la polivalenza, la capacità di fare da collante tra amministrazione e cittadini con lo sguardo rivolto sempre al futuro. Inoltre, lavoriamo di concerto con il Consiglio nazionale e ci confrontiamo su ogni aspetto. Portiamo avanti una politica di categoria condivisa, supportata da entrambe le parti e con una visione univoca. Oggi diamo inizio, insieme, a una nuova era per il nostro futuro".