Qualità della vita, D'Alberto, serve riflessione regionale

Abruzzo

Sindaco Teramo e presidente Anci, superare logica territori

(ANSA) - TERAMO, 15 NOV - Teramo, pur perdendo tre posizioni rispetto allo scorso anno e attestandosi al 60° posto, è al primo posto per qualità della vita tra i quattro capoluoghi abruzzesI, secondo la classifica stilata come ogni anno da Italia Oggi, ed è l'unica abruzzese "a collocarsi nel secondo gruppo, quello con qualità della vita positiva, mentre nel primo gruppo troviamo le realtà con i dati migliori". A evidenziarlo è il sindaco Gianguido D'Alberto che, nel sottolineare il dato positivo, commenta come il dato delle altre realtà abruzzesi debba spingere a un ragionamento in ambito regionale che superi la logica dei singoli territori.
    "Fatta eccezione per Matera, Teramo è la prima realtà del centrosud - sottolinea il primo cittadino - e questo in un contesto in cui le realtà abruzzesi vivono un momento di difficoltà. Quello che emerge dai dati è una forte differenza tra le realtà del Nord e quelle del Sud che, anche rispetto alla programmazione delle risorse del Pnrr il Governo deve tenere presente altrimenti si rischia di accentuare le disuguaglianze. E lo dico da presidente Anci".
    D'Alberto aggiunge come il calo registrato in classifica da Chieti e L'Aquila e il dato di Pescara, che pur risale dall'81esimo al 73esimo posto resta comunque indietro, non possano che lanciare un segnale che è quello della necessità di una risposta politica organica a livello regionale. "Questa mattina abbiamo avuto una riunione sul piano sociale regionale e quello che la Regione ha rappresentato è che in Abruzzo si sono perse, in termini di calo demografico 42mila unità dal 2021 ad oggi - conclude D'Alberto - è come se in 9 anni fosse sparita una città come Vasto. Questo per dire che se vogliamo fare una valutazione generale e comparativa sulla qualità della vita, rapportata anche al calo demografico, non possiamo legare il tema a una singola realtà. Il discorso deve essere più ampio e necessità di una risposta politica organica in una realtà che ha subito due terremoti, delle calamità che richiedono interventi specifici particolari". (ANSA).
   

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