Carte, Scala 40: cos'è e come si gioca

Spettacolo
Il gioco della Scala 40 è stato sviluppato in Ungheria come alternativa al ramino (Getty Images)

Ecco le principali regole di uno dei più famosi giochi di carte. Nato in Ungheria nel primo dopoguerra, è diventato negli anni uno dei passatempi più diffusi del mondo. In Italia c'è anche una Federazione nazionale che ne conserva le regole

È uno dei giochi di carte più amati e praticati durante le calde giornate d'estate. Eppure la “Scala 40”, anche nota come “Scala a chiusura”, sembrerebbe provenire dalla fredda Ungheria, dove si sviluppò dopo il primo dopoguerra come alternativa al gioco del Ramino.

I principali termini della Scala40

Ed è proprio dal Ramino, che la Scala prende la maggior parte delle sue regole, pur avendo sviluppato negli anni una dinamica tutta sua. La regolamentazione ufficiale e la garanzia della corretta diffusione del gioco in Italia è tutelata dalla Fisca (Federazione Italiana Scala 40) istituita a Roma il 15 settembre 2010. Oltre a patrocinare le gare su tutto il territorio nazionale, la Fisca è depositaria del regolamento ufficiale del gioco, e delle sue varianti, utilizzabile da tutte le associazioni organizzatrici di tornei di Scala 40. Per entrare nello spirito del gioco la prima regola da seguire è quella di avere ben presenti alcuni termini specifici. Fra i più importanti ci sono “Tallone” che è il mazzo delle carte coperte da cui i giocatori pescano a ogni giro; “Pozzo” che è il mazzo delle carte scartate dai giocatori alla fine di ogni turno; “Gioco” una combinazione o sequenza valida di carte; “Chiusura” che è l'atto di calare i vai giochi fino a rimanere senza carte in mano.

Vince chi rimane fino alla fine

Lo scopo della Scala 40 è quello di eliminare gli avversari, attraverso una serie di mani.Prima di iniziare i turni, si stabilisce un punteggio di uscita che, di norma, è 101 o 201 punti. I giocatori che oltrepassano la soglia del punteggio di chiusura sono eliminati e, di conseguenza, vince colui che rimane senza più avversari. A Scala 40 si gioca con due mazzi da 54 carte francesi e nel gioco ogni carta ha il suo valore nominale, a parte le figure che valgono 10 punti, l'asso che vale un punto nella scala che parte da uno (o 11 punti se rimane in mano o se usato in giochi di tris e scale alte). Infine il Jolli che vale 25 punti se rimane in mano, o assume valore nominale nei giochi in cui viene usato per sostituire altre carte.

La dinamica del gioco

Scala 40 è un gioco molto versatile per quello che riguarda il numero dei giocatori, che può variare da 2 a 6 persone. Si può giocare individualmente o in coppia se si è in 4 a tavolo. Il gioco parte con la distribuzione delle carte in senso orario da parte del mazziere (scelto casualmente). Il mazziere distribuisce 13 carte coperte a ogni giocatore, lasciando una carta scoperta vicino al Tallone, che rappresenterà l'inizio del Pozzo e che non potrà mai essere un jolly. Il primo partecipante a giocare sarà quello alla sinistra del mazziere, e i turni continueranno poi in senso orario. Il giocatore di turno dovrà pescare una carta dal tallone e metterla tra le carte già in mano. A questo punto le opzioni sono quelle di scartare senza compiere alcuna mossa, oppure “calare” i giochi che ha in mano. Per calare la prima volta ogni giocatore è tenuto a rispettare la regola dei 40 punti necessari all'apertura. Dopo la prima “calata” le altre potranno essere fatte senza tenere conto di regole numeriche, ma rispettando la validità di ogni singolo gioco che dovrà essere una scala; un tris o un poker di valori o figure. Una volta con i giochi sul tavolo ogni giocatore può pescare la carta dal pozzo, ma deve immediatamente attaccarla a un altro gioco sul tavolo, suo o di un avversario.

I jolly e la chiusura

Se il giocatore ha già aperto un gioco, può sostituire un jolly presente sul tavolo (sia suo sia di altri giocatori) con la corrispondente carta mancante, prendendo il jolly nella sua mano e, se può e vuole, usandolo per formare e calare un gioco. La fine del proprio turno è indicata dallo scarto della carta in cima al pozzo. Una regola importante è quella che secondo cui non si possono scartare carte che attaccano sui giochi degli altri avversari. Nelle partite particolarmente lunghe può capitare che finiscano le carte nel tallone. In questo caso si procederà a mischiare le carte del pozzo per formare un nuovo tallone. La fine del gioco arriva con la chiusura che si ha quando un giocatore resta senza carte in mano dopo aver scartato l'ultima nel pozzo. Si può chiudere calando anche contemporaneamente tutte le carte (ossia senza avere mai aperto): in questo caso si dice che si ha chiuso in mano. Per chiudere in mano non è necessario raggiungere i 40 punti. La chiusura dà al giocatore la vittoria e fa perdere gli altri che dovranno contare i punti delle carte che gli rimangono in mano. La somma di questi punti contribuirà a incrementare il punteggio di uscita.

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